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Impresa statale sospettata di sovrafatturare… lo Stato

La procura federale sta indagando su sospetti di sovrafatturazione allo Stato da parte del gruppo Ruag. La società, di proprietà della Confederazione, respinge le accuse.

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Ogni anno, la divisione Ruag Aviation riceve 200 milioni di franchi per la manutenzione degli aerei da combattimento, degli elicotteri, di altri velivoli ad elica e dei sistemi di difesa aerea dell’esercito svizzero.

Nel contratto con il Dipartimento della difesa è stabilito che la società controllata dalla ConfederazioneCollegamento esterno, specializzata appunto negli armamenti, possa garantirsi un margine massimo dell’8%.

Il sospetto però è che il gruppo abbia guadagnato assai di più, sovvenzionando altri comparti d’attività. Stando a documenti menzionati dal giornale Tages-Anzeiger – che ha reso noto la notizia lunedì – nel 2014 il gruppo avrebbe ad esempio guadagnato il 12%.

Il Ministero pubblico della ConfederazioneCollegamento esterno ha aperto un’inchiesta (contro ignoti e non direttamente contro la Ruag), dopo la denuncia presentata nel dicembre 2016 dal Controllo federale delle finanzeCollegamento esterno. L’organo superiore di vigilanza finanziaria della Confederazione cerca da anni di analizzare la politica dei prezzi del gruppo, senza successo. Stando a quanto indicato da fonti citate dal Tages-Anzeiger, nessuno dei controlli effettuati fin qui è andato in porto, a causa della scarsa cooperazione da parte di Ruag.

Il gruppo non ha voluto esprimersi sulle informazioni riportate dal quotidiano svizzero tedesco. Ha però respinto le accuse, sottolineando di rispettare gli accordi conclusi con la Confederazione.

La vicenda ricorda per alcuni aspetti quella di AutoPostale, che agiva con trucchi contabili per incassare sovvenzioni maggiori. Contro la filiale della Posta non è però stata aperta un’inchiesta penale.

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