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Biden sull’Afghanistan: “Difendo la mia decisione”

Il presidente USA Joe Biden.
Intanto i talebani hanno annunciato un’amnistia per i funzionari statali. Keystone / Oliver Contreras / Pool

Il presidente statunitense ha parlato per la prima volta dalla caduta del Paese nelle mani dei talebani. “Andarcene è stata una scelta giusta” ha detto, ammettendo però che gli eventi sono precipitati più velocemente del previsto.

“Difendo totalmente la mia decisione” – dice Joe Biden. “La nostra missione era di colpire i responsabili degli attacchi dell’11 settembre, non di ricostruire una nazione”. Poi lancia un avvertimento ai telabani: “Se interferiranno nelle operazioni di evacuazione la risposta sarà devastante”.

È la prima volta che Biden parla dopo che la capitale Kabul è caduta nelle mani dei estremisti. Immagini che hanno fatto il giro del mondo e che per l’opinione pubblica americana sono una macchia difficile da cancellare.

“Io ho ereditato l’accordo fatto da Trump – insiste l’attuale presidente -, certo il crollo a Kabul è stato più veloce del previsto ma noi abbiamo finanziato e addestrato 300mila soldati afghani che non hanno saputo o voluto combattere i talebani. Restare ancora sarebbe inutile”.

Intanto l’aeroporto di Kabul è stato riaperto dopo il caos degli ultimi giorni, quando migliaia di civili si sono riversati sulla pista dello scalo per fuggire con i diplomatici e i civili occidentali. Per i media locali 10 persone sono morte nei disordini.  

I talebani per il momento danno l’immagine di un Paese pacificato all’ombra del nuovo emirato islamico e annunciano un’amnistia per tutti i dipendenti pubblici. Ma i testimoni parlano di paura e angoscia, di rastrellamenti casa per casa e questo nonostante le rassicurazioni dei fondamentalisti. 

La diplomazia europea intanto è al lavoro. “Sull’Afghanistan abbiamo sbagliato tutti “ ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel, mentre il presidente francese Emmenuel Macron ha insistito sulla necessità di trovare una posizione europea comune. Oggi si riuniranno i ministri degli esteri dell’UE e ci si aspetta anche un vertice d’urgenza del G7. A preoccupare è l’ondata di profughi afghani che potrebbe arrivare in Europa. 

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