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“Il matrimonio per tutti non considera il bene superiore dei bambini”

Due uomini si tengono la mano mentre guardano verso le Alpi.
La modifica legislativa sarà oggetto di voto il prossimo 26 settembre. © Keystone / Christian Beutler

Oggi è sceso in campo il fronte dei contrari alla modifica legislativa su cui voteremo il prossimo 26 settembre. Ossia coloro che intendono affossare il cosiddetto "matrimonio per tutti".

Una modifica sostenuta da Consiglio federale e Parlamento che prevede la possibilità alle coppie dello stesso sesso di sposarsi civilmente. Per i contrari questo metterebbe a rischio la famiglia tradizionale, ignorando l’interesse superiore dei bambini e aprendo la strada alla maternità surrogata.

Tra un mese il popolo sarà chiamato ad esprimersi e il dibattito è ormai entrato nel vivo. La nuova legge darà la possibilità a due uomini e due donne di sposarsi, sostituendo così l’attuale unione domestica registrata. Nel servizio sottostante, due rappresentanti della politica federale espongono il punto di vista degli oppositori all’iniziativa: si tratta del consigliere nazionale PPD Marco Romano e del collega UDC Piero Marchesi; mentre l’omologo PLR Alex Farinelli interverrà come posizione a favore.

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