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Cronologia: i due mesi di chiusura del tunnel

I difficili lavori di spegnimento degli incendi Keystone

24 ottobre

Alle 9:44 l’autista di un camion belga perde il controllo e investe frontalmente un altro camion all’interno del tunnel del Gottardo. Scoppia un incendio che coinvolge i due automezzi. Il denso fumo che avvolge il luogo dell’incidente rende difficile la fuga dei superstiti e rende difficile l’accesso ai soccorritori. Le alte temperature provocate dal fuoco, causano gravi danni alle strutture del traforo.

25 ottobre

La stampa concede ampio spazio all’incidente. Si parla di una tragedia annunciata e si dà spazio a riflessioni sulla politica viaria nazionale, rilanciando un dibattito più acceso che mai.

26 ottobre

Le squadre di soccorso comunicano i risultati dei lavori di recupero. Il bilancio definitivo è di 11 morti. Iniziano i lavori di ripristino della galleria.

8 novembre

Il Consiglio di stato ticinese chiede aiuto a Berna per sostenere le spese straordinarie provocate dall’incidente. Anche l’economia del cantone è gravemente danneggiata dalla chiusura.

20 novembre

Il pool d’indagine internazionale, incaricato di chiarire le ragioni dell’incidente, pubblica i primi risultati dell’inchiesta. La responsabilità viene attribuita al conducente di un automezzo con targhe belghe. Si preannuncia una riapertura per fine anno.

23-24 novembre

Le prime nevicate bloccano la strada del passo del Gottardo e l’accesso al San Bernardino. Il passaggio attraverso la Svizzera è garantito solo dalla ferrovia. Si dimostra tutta la fragilità del sistema viario, dopo l’incidente.

30 novembre

I ministri dei trasporti dei paesi alpini, riuniti all’aeroporto di Zurigo, si accordano su una gestione coordinata dell’emergenza. L’incontro avviene su invito del consigliere federale Moritz Leuenberger.
L’Ufficio federale delle strade annuncia il rafforzamento delle capacità ferroviarie e l’allestimento di percorsi alternativi, quali misure immediate per ovviare alla chiusura del San Gottardo.

4 dicembre

Il governo cantonale grigione respinge le richiesta di Uri e Ticino di limitare la riapertura al traffico privato. Si chiede più attenzione per la situazione del San Bernardino, dove le misure di sicurezza sono molto inferiori a quelle del Gottardo.

10 dicembre

Nell’ora delle domande in Parlamento, il ministro dei trasporti, Moritz Leuenberger, comunica l’intenzione del governo di riaprire il tunnel dal 21 dicembre anche per i camion. Il Consiglio federale contraria i governi cantonali di Uri e Ticino che avevano chiesto un’apertura provvisoria solo per i veicoli privati fino a Pasqua, momento in cui dovrebbero entrare in funzione le nuove infrastrutture di sicurezza. Il passaggio è contingentato a 3’700 camion al giorno, invece dei precedenti 5’500.

12 dicembre

Il Gran Consiglio di Uri prende atto della decisione del Consiglio federale di riaprire da subito l’accesso al traforo anche per i camion. Si rivendica la necessità di più sicurezza sulla rampa d’accesso. Si attende anche dagli altri cantoni di transito un impegno diretto nel direzionare il traffico.

21 dicembre

Riapertura provvisoria del tunnel. Il mattino dopo tornano anche i camion sulla strade del Gottardo. Dopo le festività iniziano i lavori per le nuove paratie antincendio. Il tunnel rimane chiuso la notte. L’autostrada viaggiante delle FFS tra Brunnen e Lugano rimane in funzione a regime ridotto, vengono sospesi i treni navetta tra Andermatt e Airolo.

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