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Aiuti USA, è braccio di ferro Maduro-Guaidó

Primo piano di scatoloni rivestiti da cellophane con autoadesivi che riportano le scritte USAID e Donación
Gli aiuti statunitensi stoccati nei pressi del Tenditas International Bridge, ponte che collega la Colombia e il Venezuela nei pressi di Cúcuta. Copyright 2019 The Associated Press. All Rights Reserved.

In Venezuela, il presidente della Repubblica Nicolas Maduro ha ordinato giovedì la chiusura delle frontiere e annunciato l'arrivo di aiuti dalla Russia. Poco dopo, il presidente dell'Assemblea nazionale Juan Guaidó ha emesso un decreto per aprirle e consentire l'ingresso di aiuti umanitari statunitensi.

Migliaia di volontari, pronti a trasportare le casse anche a piedi, si sono recati al confine con la Colombia nei pressi di Tienditas, unico accesso ai beni di prima necessità attraversato ogni giorno da venezuelani che fanno la spola per acquistare un po’ di cibo.

Maduro ha per contro fatto chiudere la frontiera col Brasile e interrompere i collegamenti aerei e marittimi con le isole di Aruba e Curaçao, nelle Antille Olandesi, dove è arrivato l’ultimo carico di aiuti umanitari dagli Stati Uniti, pronti a raggiungere il Venezuela via mare.

Bandita anche l’aviazione generale

Il presidente ha annunciato l’arrivo di 7 tonnellate e mezzo di medicamenti dalla Russia, ovvero 108’428 unità di medicinali e attrezzature frutto della “cooperazione tra la Federazione Russa e l’Organizzazione Panamericana della Sanità”.

Intanto, l’Istituto nazionale per l’aeronautica civile venezuelano (Inac) ha chiuso lo spazio aereo ai velivoli privati.

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Juan Guaidó, presidente del Parlamento che ha assunto i poteri dell’Esecutivo, ha emesso giovedì sera un decreto nel quale ordina l’apertura delle frontiere e autorizza l’ingresso degli aiuti umanitari depositati vicini ai confini.

Nel testo, pubblicato su Twitter, assicura “garanzie e benefici” ai membri delle Forze Armate che “adempiano il mandato della Costituzione”, “nell’ordinamento giuridico della transizione verso la democrazia”. Due giorni fa, l’Assemblea nazionale aveva dato il via libera all’entrata degli aiuti.

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Intanto, secondo la tv statale Vtv, saranno “oltre 150” gli artisti che si esibiranno sabato a un concerto intitolato ‘Giù le mani dal Venezuela’ annunciato dal governo di Nicolas Maduro, per contrapporsi al ‘Venezuela Aid Live’ promosso dall’opposizione con l’intento di raccogliere fondi per gli aiuti umanitari.

Entrambi gli eventi si svolgeranno nei pressi del ponte de Las Tienditas, a circa 300 metri l’uno dall’altro. Sul versante colombiano ‘Aid Live’, su quello venezuelano il contro-concerto chavista.

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