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Le mafie e le loro infiltrazioni finanziarie in Svizzera

L'evoluzione dei reati finanziari nella Confederazione ha connotato la lotta alle organizzazioni criminali nell'ultimo mezzo secolo. Il secondo approfondimento sul tema del Quotidiano.

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Due milioni di dollari nascosti in un bidone del latte rinvenuti in una fattoria in disuso a Scairolo Vecchio, nel Luganese. La scoperta del gennaio 1994, resa possibile grazie alle rivelazioni del pentito Salvatore Cancemi, fece balzare agli occhi di tutti le connessioni della Mafia con la Svizzera.

In quel caso, come emerse nell’inchiesta, fu lo stesso boss Totò Riina a ordinare al pentito di nascondere parte dei guadagni del traffico di eroina condotto dai Corleonesi nel cascinale diroccato ticinese. La Confederazione rappresentava infatti un rifugio ideale per occultare e riciclare i proventi delle lucrose attività criminose che potevano prosperare grazie a un quadro normativo carente.

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Mafia sottovalutata in Svizzera

Questo contenuto è stato pubblicato al L’Ufficio federale di polizia annuncia che sta affinando gli strumenti per meglio contrastare la criminalità organizzata nella Confederazione.

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Nella piazza finanziaria ticinese vennero individuate diramazioni della vasta inchiesta internazionale degli anni ’80 Pizza Connection che portò a un processo celebratosi non senza difficoltà, per le citate carenze legislative, a Lugano.

Da allora la situazione è mutata radicalmente, nell’ordinamento elvetico è stato introdotto nel 1990 lo specifico reato di riciclaggio (305 bis cp) e nel 1994 quello di organizzazione criminale (260 ter cp), che hanno reso più complicata la vita di Cosa Nostra e organizzazioni affini. Il resto lo ha fatto l’adesione di Berna ai criteri di trasparenza finanziaria dettati in seno all’Ocse, con la fine del segreto bancario (per i non residenti).

C’è però un nuovo fronte che desta non poche preoccupazioni, quello costituito dalle criptovalute. Organi di sorveglianza e addetti ai lavori hanno già lanciato l’allarme sui rischi di questi prodotti finanziari che potrebbero essere utilizzati dalla criminalità: per le autorità  chiamate a contrastare questi fenomeni si profila una nuova impegnativa sfida.    

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