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Sepp Blatter sotto inchiesta penale

Tempi bui in vista per Sepp Blatter? Keystone

Il Ministero pubblico della Confederazione ha aperto un procedimento penale nei confronti del presidente della FIFA. Sepp Blatter è sospettato di amministrazione infedele e sussidiariamente di appropriazione indebita. In una breve nota, la FIFA ha fatto sapere che continuerà a cooperare con la giustizia e che non rilascerà commenti.

Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) ha comunicatoCollegamento esterno oggi che sospetta Joseph “Sepp” Blatter di avere sottoscritto un contratto sfavorevole alla FIFA con l’Unione calcistica dei Caraibi, di cui era presidente Jack Warner. Inoltre, prosegue la nota, «sussiste il sospetto che, nell’esecuzione di questo contratto, Joseph Blatter abbia agito in modo contrario agli interessi della FIFA, rispettivamente della FIFA Marketing & TV SA, violando i suoi doveri di gestione».

Il percorso di Sepp Blatter

Nato e cresciuto a Visp, cittadina industriale nell’Alto Vallese dove si trova un’importante fabbrica del gruppo chimico Lonza, Sepp Blatter ha studiato all’università di Losanna.

Appassionato di calcio sin dalla giovane età, ha rinunciato al sogno di diventare professionista dopo che il padre lo aveva convinto che non si poteva guadagnare da vivere col pallone.

Dopo aver lavorato per qualche anno nel settore privato, ha iniziato ad occuparsi di turismo in Vallese prima di scalare le posizioni nel mondo sportivo.

Prima di iniziare la carriera in seno alla FIFA, nel 1975, è stato segretario generale dell’Associazione svizzera di hockey su ghiaccio e responsabile dello sponsoring sportivo per il fabbricante di orologi Longines.

Il procedimento riguarda anche «un pagamento illecito di due milioni di franchi in favore di Michel Platini, presidente dell’UEFA», relativo a lavori effettuati tra il gennaio 1999 e il giugno 2002.

Venerdì, rappresentanti dell’MPC hanno sentito Joseph Blatter, in qualità di imputato, mentre parallelamente Michel Platini è stato ascoltato come “persona informata sui fatti”, si precisa nel comunicato. È stata anche effettuata una perquisizione nella sede della FIFA a Zurigo.

Come ogni sospettato, Joseph Blatter al momento è da considerare un presunto innocente, puntualizza l’MPC.

FIFA e UEFA non commentano

In un comunicato stringato, la FIFA informa dal canto suo che oggi, nei suoi locali a Zurigo, ” i rappresentanti della Procura federale hanno condotto interrogatori e hanno raccolto documenti ai fini delle loro indagini”.

La Federazione internazionale rammenta che collabora con l’MPC sin dal 27 maggio scorso e che in tale ambito ha “rispettato tutte le richieste di documenti, dati e altre informazioni. Continueremo su questo livello di collaborazione durante tutta l’inchiesta”, assicura. La FIFA conclude indicando che poiché c’è un’inchiesta in corso, non rilascerà ulteriori commenti.

Le bocche restano per ora completamente cucite all’Unione delle Associazioni Europee di Football (UEFA) del presidente Michel Platini. Contattato dall’agenzia di stampa svizzera Ats, l’Ufficio dei media dell’UEFA ha rifiutato di commentare le accuse secondo cui Blatter avrebbe versato illecitamente 2 milioni di franchi a Platini.

Una federazione nella bufera

Lo scandalo corruzione alla FIFA, scoppiato nel mese di maggio con l’arresto a Zurigo di sette dirigenti su richiesta delle autorità statunitensi, è destinato ad allargarsi, aveva affermato una decina di giorni fa la ministra di giustizia americana Loretta Lynch.

Negli Stati Uniti sono attualmente accusate di corruzione e altri reati 14 persone, tra cui nove ex funzionari della FIFA e cinque uomini d’affari. Rischiano fino a 20 anni di carcere.

Mentre in America si indaga sulla vendita dei diritti televisivi, in Svizzera è in corso un’inchiesta sull’assegnazione dei Mondiali di calcio in Russia (2018) e in Qatar (2022).

La settimana scorsa, la FIFA aveva sospeso il proprio segretario generale, Jerôme Valcke, braccio destro di Blatter, per l’evidenza delle prove a suo carico.

Ipotesi mediatiche

Secondo quanto riferito lo scorso 11 settembre dalla trasmissione della TV svizzerotedesca SRF “10vor10”, Blatter avrebbe ceduto nel 2005 diritti televisivi per 600’000 dollari al presidente della Confederazione di football dell’America del Nord, dell’America centrale e dei Caraibi (Concacaf) Jack Warner.

Si tratterebbe di un prezzo al di sotto del valore di mercato. Stando al contratto di vendita che è stato mostrato in televisione, i diritti tv per la Coppa del mondo di calcio del 2010 in Sudafrica sono stati ceduti per 250’000 dollari, mentre quelli per i mondiali dello scorso anno in Brasile per 350’000 dollari a Warner, che all’epoca della transazione era, oltre che presidente della Concacaf, anche vicepresidente della FIFA.

Il contratto è stato firmato il 12 settembre 2005 unicamente da Blatter per la FIFA e da Warner per la Concacaf. L’ammontare riscosso per i diritti televisivi è stato considerato decisamente troppo basso dagli esperti: circa il 5% del reale valore di mercato, secondo “New FIFA Now”, un movimento che chiede più trasparenza in seno all’associazione sportiva.

A metà mese il procuratore generale della Confederazione Michael Lauber in una conferenza stampa congiunta con la ministra di giustizia americana Loretta Lynch, aveva anticipato che le indagini aperte in Svizzera saranno ancora lunghe e che ci vorrà più tempo dei consueti 90 minuti di una partita di calcio, invitando ad avere pazienza. Ci sono infatti da analizzare – aveva detto – una montagna di documenti, ben 11 terabyte di dati.

Si tratta in buona parte di documenti e dati informatici sequestrati alla sede della FIFA a Zurigo il 27 maggio scorso, giorno in cui, su richiesta americana, erano stati arrestati in un albergo di lusso nella città sulla Limmat sette dirigenti della Fifa e di organizzazioni affiliate, accusati negli USA di corruzione e altri reati. A questi documenti vanno aggiunte le carte sequestrate oggi sempre nella sede della FIFA.


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