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Nuove misure per proteggere le imprese da un fallimento

vetrina di un bar chiuso
Il rischio è di assistere nei prossimi mesi a un'ondata di fallimenti. Keystone / Urs Flueeler

Le aziende sovraindebitate a causa del coronavirus dovrebbero poter differire il fallimento, ciò che permetterebbe loro di riorganizzarsi e di avviare misure di risanamento. È una delle misure che il Governo svizzero intende adottare per evitare un'ondata di fallimenti.

Per evitare abusi, il Consiglio federale prevede diverse condizioni. Ad esempio, solo le aziende con finanze sane prima della crisi potranno attendere prima di presentare istanza di fallimento e i consigli d’amministrazione dovranno fornire prove in merito.

Per le piccole e medie imprese, intende inoltre introdurre una moratoria di durata limitata.

“Grazie a questi provvedimenti – si legge nel comunicato Collegamento esterno– le imprese hanno il tempo necessario per riorganizzarsi e avviare misure di risanamento”.

Queste misure si accompagnano però da un’altra decisione: i debitori non saranno più protetti dalla sospensione delle esecuzioni, che prenderà fine il 19 aprile. Il provvedimento era stato introdotto il 19 marzo scorso per sgravare molte aziende, in particolare ristoranti e negozi, confrontate con la crisi.

Prolungare questa misura – ha osservato la ministra di giustizia e polizia Karin Keller-Sutter – sarebbe nocivo. Durante la mobilitazione del 1914 – ha precisato – il Governo aveva sospeso le esecuzioni per due mesi e più nessuno aveva rimborsato i debiti, ciò che ha generato problemi di liquidità. Bisogna così evitare che si riproduca questa situazione pericolosa per la stabilità economica del paese.

Karin Keller-Sutter non ha nascosto che malgrado gli interventi della Confederazione, ad esempio l’accesso facilitato alla disoccupazione parziale o le garanzie di credito, delle aziende scompariranno a causa della crisi attuale. “Non c’è una soluzione perfetta”, ha sottolineato.

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