Corea Nord: Seul, lanciati due “proiettili non identificati”
(Keystone-ATS) La Corea del Nord ha lanciato due “proiettili non meglio identificati” verso est, secondo un aggiornamento fornito dai militari sudcoreani e diffuso dalla Yonhap, nella terza iniziativa del genere dal 5 gennaio.
Il nuovo test arriva dopo che gli Usa hanno imposto nuove sanzioni su 6 funzionari nordcoreani, spingendo Pyongyang a giurare di non rinunciare mai al suo “diritto all’autodifesa”. I lanci sono stati confermati anche dal Giappone che ritiene, come la Corea del Sud, di trattarsi di missili balistici.
Questa mattina, in risposta all’iniziativa Usa, Pyongyang ha avvertito attraverso un portavoce del ministero degli Esteri che ci sarebbe stata una risposta “più forte e decisa” all’imposizione di nuove sanzioni americane. “Se gli Stati Uniti adottano una tale posizione conflittuale, la Corea del Nord sarà costretta a reagire in modo più forte e deciso”, ha affermato il portavoce.
Il Nord ha lanciato i proiettili “a corto raggio” da un sito nella provincia di Pyongan del Nord, una regione nordoccidentale al confine con la Cina, ha riferito una nota del Comando di Stato maggiore congiunto sudcoreano, assicurando che i militari di Seul “stanno monitorando i relativi movimenti nordcoreani e stanno mantenendo una postura di pronta reazione”.
Nonostante le pesanti sanzioni internazionali sul suo programma di armi nucleari, Pyongyang ha testato quelli che dice di essere missili ipersonici il 5 e l’11 gennaio: quest’ultimo, è stato supervisionato personalmente dal leader Kim Jong-un, accompagnato per la prima volta dalla sorella Kim Yo-jong.
Il Nord è all’apparente ricerca di nuove armi avanzate nel mezzo dello stallo negoziale dei colloqui nucleari con gli Stati Uniti.
È “diritto legittimo” della Corea del Nord sviluppare nuove armi come parte della sua spinta per “modernizzare la sua capacità di difesa nazionale”, ha chiarito questa mattina il portavoce del ministero degli Esteri nel dispaccio dell’agenzia ufficiale Kcna.
