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Coronavirus, lo Stato si assumerà i costi dei test

donna infila nella bocca di un paziente un bastoncino cotonato
L'importo forfettario per il test per il SARS-CoV-2 è di 169 franchi. Keystone / Peter Klaunzer

Tutte le spese per le analisi diagnostiche e sierologiche legate al Sars-CoV-2 saranno a carico della Confederazione. Lo ha deciso martedì il Governo, che ha anche dato il via libera all'uso della nuova app SwissCovid.

La situazione attuale in materia di rimborso dei test è piuttosto complicata. In alcuni cantoni, chi si sottopone agli esami non deve pagare nulla poiché è il cantone che assume le spese. In altri, invece, sono le assicurazioni malattie e quindi il paziente deve pagare la franchigia e la partecipazione ai costi.

In Svizzera è obbligatorio sottoscrivere un’assicurazione sanitaria. Oltre al premio mensile, l’assicurato ha una franchigia annua variabile (compresa tra 300 e 2’500 franchi per gli adulti).

Inoltre, è prevista una partecipazione ai costi del 10% da parte dell’assicurato fino a un massimo di 700 franchi.

Questa situazione comporta perciò una disparità di trattamento e il rischio – si legge nel comunicato diramato martedì – “è che determinate persone potrebbero rinunciare a sottoporsi al test se devono sostenerne i costi di tasca propria”.

Per questo motivo, il Governo ha così deciso che d’ora in poi le spese saranno a carico dello Stato.

Questi esami sono particolarmente importanti nella situazione attuale, poiché quasi tutti i provvedimenti per arginare la pandemia sono stati allentati. Malgrado il numero delle nuove infezioni sia molto basso, la Svizzera non è al riparo da una seconda ondata, ha sottolineato il ministro della sanità Alain Berset, ricordando quanto sta avvenendo in Germania, dove in due circondari sono state prese misure di confinamento in seguito a nuovi focolai.

“Per ridurre al minimo il rischio di una nuova impennata dei contagi e poter reagire rapidamente a un eventuale aumento dei casi è indispensabile un monitoraggio accurato della situazione”, rileva il Governo nella nota.

ll test per il SARS-CoV-2 è rimborsato con un importo forfettario di 169 franchi, quello per gli anticorpi con un importo di 113 franchi. Complessivamente per questi esami è previsto un credito di 288 milioni di franchi nel 2020. Il Parlamento dovrà discuterne durante la sessione autunnale.

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SwissCovid

Oltre ai test, un altro elemento essenziale nella strategia di contenimento del coronavirus è il nuovo sistema di tracciamento. L’app – denominata SwissCovid e disponibile in nove lingue – sarà attiva a partire da giovedì.

Il suo uso è facoltativo. “Nessuno può essere discriminato dalle autorità o dai datori di lavoro se non la adopera”, ha precisato Alain Berset, raccomandando però caldamente alla popolazione di scaricarla.

Più il numero di utilizzatori è alto, maggiori sono le possibilità di contenere la pandemia.

L’applicazione funziona con la tecnologia bluetooth e misura in modo anonimo il tempo e la distanza da altri telefoni cellulari, registrando i contatti ravvicinati, ossia meno di 1,5 metri per più di 15 minuti.

L’utente entrato in contatto con una persona contagiata sarà avvertito e potrà così rivolgersi al proprio medico o telefonare alla linea di consulenza gratuita dell’Ufficio federale della sanità pubblica. Naturalmente ciò funziona solo se entrambi hanno scaricato l’app.

“La parola d’ordine è prudenza”: l’analisi del corrispondente della RSI a Berna:

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tvsvizzera.it/mar con RSI (TG del 24.6.2020)

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