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Richiamato grosso stock di mascherine in Svizzera

Mascherina di protezione stesa su tavolo bianco fotografata in primo piano all attacco dell elastico
Le mascherine provengono da un vecchio stock di 13,5 milioni di pezzi. © Keystone / Christian Beutler

La Confederazione ha richiamato a titolo precauzionale le mascherine di un lotto acquistato nel 2007, fornite a Cantoni e istituzioni all'inizio dell'emergenza coronavirus. Analisi hanno mostrato tracce di Aspergillus fumigatus, un fungo che può rivelarsi pericoloso per persone con sistema immunitario indebolito.

I dispositivi di protezione saranno sostituiti, ha indicato l’Esercito venerdì in una nota. Provengono da un vecchio stock di 13,5 milioni di pezzi che Berna aveva acquisito nell’ambito della preparazione ad eventuali pandemie, e il ritiro dell’intero lotto si spiega con l’impossibilità di testare tutte le mascherine. La presenza della contaminazione microbiologica è stata rilevata su un campione dal laboratorio degli Ospedali universitari di Ginevra (HUG).

Immagazzinate fino a inizio 2020 nella farmacia dell’Esercito, all’inizio della crisi sanitaria erano state distribuite gratuitamente -così come gratuitamente saranno sostituite- ad autorità e istituzioni. Anche in un altro lotto di 305’000 mascherine FFP2 sono state trovate tracce di contaminazione: pure queste saranno ritirate e verificate a titolo precauzionale.

Immagine al microscopio del conidioforo dell A.f.
CDC/Dr. Libero Ajello

Il fungo Aspergillus fumigatus è relativamente innocuo per la maggior parte della popolazione. Ma può diventare pericoloso per le persone con sistema immunitario compromesso.

Origine sconosciuta

L’origine delle tracce fungine resta un mistero: potrebbe provenire dal trasporto o dal luogo in cui sono state immagazzinate. Un’analisi è in corso. La sostituzione avverrà dalla prossima settimana.

Sono tre -Vallese, Ginevra e Neuchâtel- i cantoni particolarmente interessati dal problema, ha dichiarato all’agenzia Keystone-ATS il portavoce dell’Esercito Daniel Reist, che ha commentato il fatto che buona parte del lotto sia già stato utilizzato.

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Non sono interessati, per contro, lotti forniti ai negozi. Nel mese di aprile sono state vendute 18 milioni di unità al prezzo di costo come stock di lancio.

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