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Mattarella: “O governo neutrale o subito alle urne”

Le consultazioni coi diversi leader dei partiti non hanno dato alcun esito. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha così proposto di dare vita a un governo neutrale in carica sino a fine anno. Altrimenti si ritorna subito alle urne.

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Le speranze di dare al paese un nuovo governo sono definitivamente venute meno. Gli ultimi colloqui di lunedì coi responsabili delle principali forze politiche non hanno permesso di uscire dallo stallo.

La cronaca della giornata:

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Esclusa anche l’ipotesi di un governo di minoranza: “Sin dall’inizio delle consultazioni ho escluso che si potesse dar vita ad un governo politico di minoranza, anche questa mattina ho ricevuto una richiesta in tal senso che sembra sia già venuta meno. Un governo di minoranza condurrebbe alle elezioni e dunque credo sarebbe più rispettoso per la logica democratica che a portare alle elezioni sia un governo non di parte”, ha spiegato il presidente della Repubblica.

Di fronte a questa situazione, Sergio Mattarella si è appellato alla responsabilità dei partiti per dar vita in Italia ad un governo neutrale che lavori fino al 31 dicembre, non da ultimo per varare la legge di bilancio.

Se l’ipotesi di un governo neutrale fosse bocciata alle Camere – ha spiegato il presidente della Repubblica – si andrà al voto subito, a luglio o in autunno.

Le dichiarazioni di Sergio Mattarella:

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“Sarebbe la prima volta nella storia della Repubblica che una legislatura si conclude senza essere neanche avviata – ha sottolineato Mattarella -. Scelgano i partiti, in Parlamento, tra queste soluzioni alternative. Un governo neutrale ma pienamente in carica fino al fine anno o nuove elezioni subito”.

Mattarella non si è sbilanciato sulla preferenza delle due date, elencandone i pro e i contro.

La proposta di un governo neutrale è però già stata rispedita al mittente da Salvini, che in un tweet ha chiesto nuove elezioni. Un no è giunto anche da Luigi Di Maio: “Un governo neutrale è sempre un governo tecnico, che non ha connessioni con le esigenze dei cittadini; il voto è l’unica strada”, ha sottolineato il leader dei 5 Stelle.

Per il momento l’unico appoggio alla proposta di Mattarella è giunto dal Partito democratico.

Quali scenari si aprono ora? Le considerazioni del corrispondente della Radiotelevisione svizzera a Roma: 

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