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Consiglio sicurezza Onu: Svizzera dispone di 25 milioni

La Svizzera ambisce a una poltrona per il biennio 2023-24. KEYSTONE/AP/MARY ALTAFFER sda-ats

(Keystone-ATS) La Svizzera può contare su 24,5 milioni di franchi per sostenere la propria candidatura a un seggio, in qualità di membro non permanente, del Consiglio di sicurezza dell’ONU per il periodo 2023-2024.

I quattro quinti di questo importo sono prelevati sul budget del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE).

Venticinque posti di lavoro supplementari verranno creati nel quadro della campagna, ha affermato a Keystone-ATS un portavoce del DFAE, confermando informazioni divulgate da “Le Matin Dimanche” nella sua edizione odierna.

Il Consiglio di sicurezza è composto di quindici Stati, di cui cinque (Cina, Francia, Regno Unito, Russia e Stati Uniti) vi siedono perennemente e dispongono del diritto di veto, mentre gli altri dieci vengono scelti a rotazione. L’elezione si svolgerà nel giugno 2022 a New York e vedrà candidata per il blocco regionale europeo pure Malta.

La Confederazione scommette su quelli che considera i suoi punti forti, ovvero il lavoro in materia di politica di pace, l’impegno in favore del diritto umanitario internazionale, gli sforzi per attuare l’Agenda 2030 sullo sviluppo sostenibile e l’importanza della Ginevra internazionale.

La candidatura è stata ufficialmente presentata alla fine dello scorso ottobre ai rappresentanti delle missioni presso le Nazioni Unite nella Grande Mela. Stando al Consiglio federale, una poltrona al tavolo del più importante organo dell’Onu consentirebbe a Berna di raggiungere i propri obiettivi di politica estera e mettersi al servizio della pace e della sicurezza.

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