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Le speranze per il clima ripartono da Katowice

Un tir trasporta automobili mentre sullo sfondo di una fabbrica dai comignoli esce del fumo
Keystone

Si apre lunedì a Katowice in Polonia la Conferenza dell'ONU sul clima. I partecipanti dovranno definire le direttive per l'attuazione dell'Accordo di Parigi sul clima.

Quarantasei capi di Stato e di governo prenderanno parte all’incontro al vertice il 3 dicembre. Durante la riunione è prevista l’adozione della “Silesia Declaration” che preciserà come la comunità internazionale intende far fronte ai cambiamenti climatici, una delle maggiori sfide del nostro tempo. Si tratta di una lista di misure che dovranno permettere “una transizione giusta e solidale verso una società rispettosa del clima”, precisa un comunicato.

Parigi è lontana ma ancora raggiungibile

L’obiettivo fissato dall’accordo di Parigi può ancora essere raggiunto, ma le nazioni devono triplicare gli sforzi fatti finora per ridurre le emissioni di gas serra.

A sostenerlo il Programma ambiente delle Nazioni Unite (Unep) in un nuovo rapporto diffuso nei giorni scorsi. L’accordo siglato a Parigi nel 2015 prevede di contenere l’aumento del riscaldamento globale “ben al di sotto” dei 2 gradi centigradi rispetto al livello preindustriale, e possibilmente entro 1,5 gradi. Secondo gli esperti dell’Unep, i paesi dovrebbero triplicare le proprie azioni climatiche per limitare l’innalzamento del termometro mondiale a 2 gradi, e quintuplicarle per riuscire a centrare l’obiettivo, ormai poco probabile, di 1,5 gradi.

Le emissioni di gas serra, evidenzia l’Unep, nel 2017 sono tornate ad aumentare dopo tre anni di stabilità, raggiungendo i 53,5 miliardi di tonnellate di CO2. Se entro il 2030 non si colmerà il gap tra le emissioni reali e i livelli utili a rispettare il target di Parigi, evitare che il termometro salga oltre i 2 gradi sarà “estremamente improbabile”. Con il trend attuale, l’innalzamento della temperatura sarà intorno ai 3 gradi entro fine secolo.

Avvicinamento a Katowice

Alla vigilia del vertice ecco alcuni servizi della RSI sul cambiamento climatico che tocca diversi aspetti della nostra vita e del nostro pianeta.

1) Ghiacciai artificiali

Un progetto elaborato fra il deserto del Ladakh in India e i ghiacciai dell’Engadina in Svizzera. Questi ghiacciai artificiali sono chiamati “ice-stupa” e nel deserto del Ladakh nel nord dell’India, dove le conseguenze del cambiamento climatico si fanno già sentire, gli “ice-stupa” potrebbero essere d’aiuto per la sopravvivemza di queste regioni.

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2) L’isola che non ci sarà più

Negli Stati Uniti, paese che si è ritirato dall’accordo di Parigi ma che deve fare i conti con le conseguenze dei cambiamenti climatici – secondo gli esperti – ci sarà la scomparsa nei prossimi 30 anni di un’isola al largo della Virginia. Questo a causa dell’innalzamento del livello degli oceani.

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3) Pechino per la prima volta senza carbone

A Pechino sono stati accesi i riscaldamenti. Quest’anno, per la prima volta, il governo municipale annuncia che la capitale cinese è completamente “coal free”, decarbonizzata, dato che anche in tutti i villaggi che circondano il centro urbano i riscaldamenti a carbone sono stati sostituiti con quelli a gas naturale. 

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4) Innovazioni dal Ticino

L’ultimo approfondimento sul tema ci porta a parlare delle innovazioni tecnologiche create nella Svizzera italiana. Fino a che punto queste tecnologie possono diminuire le emissioni inquinanti? 

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