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UE-Mercosur, intesa per un accordo di libero scambio

L'Unione europea e i Paesi del Mercosur (Brasile, Argentina, Uruguay e Paraguay) hanno raggiunto un accordo commerciale dopo 20 anni di trattative. Per i quattro paesi dell'America Latina si tratta del primo trattato bilaterale e l'accordo - favorito dalla volontà delle parti di dare anche così una risposta al protezionismo di Donald Trump - è arrivato dopo una settimana di intensi negoziati a Bruxelles a tutti i livelli, tecnici e politici.

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Il primo incontro tra delegazioni risale al 1999 e in 20 anni le trattative sono state a più riprese sospese e riavviate, per le resistenze sudamericane e i timori nel settore agricolo europeo. Più di recente, tra i contrari all’accordo si sono schierate anche le organizzazioni ambientaliste, per le prese di posizione del Brasile di Jair Bolsonaro contro l’accordo sul clima di Parigi.

Il blocco commerciale di paesi che al momento include Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay ha una popolazione di 260 milioni di abitanti e mantiene tuttora barriere tariffarie piuttosto alte su molti prodotti europei. Grazie all’accordo, invece, verranno rimosse le tariffe per i prodotti europei sul settore auto (che oggi ha tariffe al 35%), componenti di automobili (14-18%), macchinari (14-20%), prodotti chimici (fino al 18%), prodotti farmaceutici (fino al 14%), abbigliamento e calzature (35%) o tessuti a maglia (26%).

Macchine agricole
La notizia non è stata accolta con piacere da tutti. Particolarmente preoccupati sono gli agricoltori europei. Keystone / Andre Penner

“L’accordo farà risparmiare alle imprese europee oltre 4 miliardi di euro di dazi, quattro volte di più del nostro accordo con il Giappone, dando loro un vantaggio rispetto ai concorrenti di altre parti del mondo”, ha dichiarato il commissario al commercio Cecilia Malmstroem. Ed anche i governi di Argentina e Brasile hanno definito l’accordo “storico”.

L’ostacolo dell’agricoltura

Il settore agroalimentare dell’Ue beneficerà del taglio delle attuali tariffe su prodotti come cioccolatini e dolciumi (oggi al 20%), vini (al 27%), bevande alcoliche più forti (dal 20 al 35%) e bevande analcoliche (dal 20 al 35%). Previste quote di ingresso a dazio zero per i prodotti lattiero-caseari dell’Ue (attualmente una tariffa del 28%), in particolare per i formaggi.

I paesi del Mercosur riconosceranno tutela a 357 prodotti alimentari e bevande europei Dop e Igp. L’agricoltura è stato il capitolo da fine dei giochi, quello che fino all’ultimo ha tenuto in sospeso il negoziato con questioni come le resistenze del Mercosur a fare concessioni su vino e formaggi europee e sulle denominazioni a indicazione geografica contese.

In Europa l’accordo potrebbe scontentare soprattutto i produttori di zucchero, di carni bovine, pollame e riso. “L’accordo Ue-Mercosur dà opportunità anche agli agricoltori europei – ha assicurato il commissario Ue all’agricoltura Phil Hogan – i nostri prodotti di alta qualità otterranno la protezione che meritano. 

Ci sono anche alcune sfide per gli agricoltori e la Commissione europea sarà disponibile ad aiutarli a farvi fronte”. “Apriremo ai prodotti agricoli del Mercosur con quote attentamente gestite – ha aggiunto – che garantiranno che non vi è alcun rischio di invasione del mercato Ue, né minacce al sostentamento degli agricoltori”.

Ma lo scontento del settore agricolo europeo si fa sentire, soprattutto in Francia. “L’accordo esporrà gli agricoltori a una concorrenza sleale e i consumatori a un inganno totale”, ha twittato Christiane Lambert, presidente del più grande sindacato dell’agricoltura francese. 

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