Prospettive svizzere in 10 lingue

Come sormontare gli effetti dei cambiamenti climatici

Agosto 2005, Schlüpfheim nel canton Lucerna: frane come questa rischiano di diventare più frequenti in Svizzera Keystone

Il riscaldamento in corso del pianeta farà aumentare da 2 a 3 gradi le temperature in Svizzera entro il 2050. Le ondate di caldo e i periodi di siccità saranno più frequenti.

È quanto prevede un rapporto commissionato dal governo. Secondo gli esperti gli effetti dei cambiamenti climatici potranno essere sormontati, ma i costi non possono ancora essere calcolati.

Nel 2050 la temperatura in Svizzera sarà di almeno 2-3 gradi più alta di quella attuale. Le precipitazioni si faranno rare in estate e abbondanti in inverno. I periodi di siccità diventeranno più numerosi e vi saranno meno ondate di freddo.

Sono queste alcune delle previsioni di uno studio presentato mercoledì a Berna dall’Organo consultivo sui cambiamenti climatici dei dipartimenti dell’interno e dell’ambiente (DFI/DATEC).

A detta degli esperti, questi effetti potranno essere gestiti soltanto se verranno adottate misure sufficienti e tempestive volte a limitare la rapidità e l’effettiva portata del riscaldamento climatico.

Effetti importanti e palpabili

Il rapporto dell’OcCC riassume lo stato attuale delle conoscenze scientifiche sugli effetti che i cambiamenti climatici avranno a medio termine in Svizzera e offre un quadro completo delle conseguenze plausibili del riscaldamento sull’ambiente, l’economia e la società.

A detta degli autori, gli effetti saranno importanti e molteplici sul territorio elvetico. I cambiamenti interesseranno in particolare la regione alpina. Il ritiro dei ghiacciai e lo scioglimento del permafrost aumenteranno il rischio di frane e smottamenti di terreno.

Il cambiamento del regime delle precipitazioni comporterà un aumento degli eventi estremi. In inverno e in primavera piogge violente seguite da piene colpiranno soprattutto l’Altopiano, le Prealpi e il Giura, mentre canicole e siccità estive interesseranno l’Altopiano e il versante Sud delle Alpi.

In autunno, inverno e primavera farà almeno 2 gradi più caldo, mentre in estate la colonnina di mercurio supererà i dati attuali di 3 gradi. Le piogge aumenteranno del 10% in inverno ma diminuiranno del 20% in estate.

Conseguenze economiche e sociali

Il tempo secco provocherà una minore offerta di acqua nei mesi estivi e in quelli autunnali, con conseguenze sull’agricoltura e sulla produzione di elettricità, precisa il rapporto. Secondo i ricercatori sarà necessario ottimizzare la gestione dell’acqua e predisporre anche ripari in vista delle piene invernali che si faranno più frequenti.

Le ondate di caldo avranno anche conseguenze dirette sulla salute della popolazione: il tasso di mortalità aumenterà e nel paese si potrebbero diffondere malattie tropicali. Le imprese dovranno inoltre far fronte a prestazioni di lavoro ridotte a causa delle condizioni climatiche.

A metà del secolo il turismo alpino sarà particolarmente sotto pressione, da una parte per il ritiro dai ghiacciai, dall’altro per i disagi che i grandi eventi atmosferici potrebbero provocare alle vie di comunicazione. Il settore dovrà quindi compensare puntando sulla stagione estiva.

Misure urgenti

Lo studio rileva peraltro che le conseguenze del riscaldamento climatico si faranno sentire in Svizzera anche se nei prossimi decenni saranno ridotte le emissioni di gas ad effetto serra, perché queste misure avranno effetto solo a lungo termine. I ricercatori sottolineano comunque l’importanza di un’azione immediata per limitare in parte le conseguenze negative.

Nell’immediato, la Confederazione deve assolutamente rispettare gli impegni assunti nell’ambito del Protocollo di Kyoto. Entro il 2012 è tenuta a ridurre le sue emissioni di gas serra dell’8% rispetto al 1990.

Secondo Roland Hohmann, uno degli autori dello studio OcCC, “la Svizzera è chiamata ad assumere le sue responsabilità nei confronti di altri paesi e delle generazioni future”.

Per cogliere gli obiettivi fissati, deve essere adottata al più presto la tassa sul CO2 applicata ai combustibili al fine d’incentivare le economie domestiche e l’industria a investire sulle energie rinnovabili. Nel settore del traffico stradale, l’efficacia del “centesimo per il clima” riscosso sui carburanti deve essere dimostrata entro la fine del 2007.

“I cambiamenti climatici non possono essere soltanto un tema durante la campagna elettorale”, ha avvertito Hohmann.

Adattarsi ai cambiamenti climatici

Come Paese alpino la Svizzera vanta una grande esperienza nel settore della prevenzione dei pericoli naturali. Al fine di contenere i danni, i rischi legati ai cambiamenti climatici devono essere assolutamente integrati nella prevenzione dei pericoli naturali.

Inoltre, è indispensabile attuare una gestione integrale dei rischi che permetta sia di adottare le misure di protezione necessarie che di sensibilizzare la popolazione e i settori interessati.

swissinfo e agenzie

Il rapporto “Cambiamenti climatici e la Svizzera nel 2050. Effetti previsti sull’ambiente, la società e l’economia” è stato realizzato dall’Organo consultivo sui cambiamenti climatici (OcCC) e dalla Piattaforma Climate and Global Change (ProClim) dell’Accademia svizzera delle scienze naturali.

L’OcCC è stato istituito nel 1996 dal Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC). Questo organo è formato da 30 specialisti della ricerca, dell’economia e dell’amministrazione federale.

Mercoledì l’Istituto tedesco di ricerche economiche (Deutsche Institut für Wirtschaftsforschung – DIW) ha pubblicato uno studio che illustra le conseguenze economiche dei cambiamenti climatici in Germania.

Secondo lo studio vi è da attendersi un rallentamento della crescita economica. Se non verranno adottati provvedimenti urgenti, i cambiamenti climatici avranno conseguenze finanziarie pari 800 miliardi di euro.

A detta degli specialisti, quasi tutti i settori economici dovrebbero venir colpiti dagli effetti del riscaldamento planetario. A farne le spese saranno in particolare il settore finanziario e le aziende maggiormente dipendenti dall’energia.

Quale strategia di prevenzione, lo studio propone di attuare risparmi energetici, realizzare impianti di produzione energetica senza emissioni di CO2 e potenziare la produzione di energie rinnovabili.

A tale scopo sono necessari investimenti pari a 260 miliardi di euro entro il 2050, ossia 6 miliardi all’anno.

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR