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Come ridurre le emissioni di CO2

Quattro proposte per un'aria più pulita Keystone

Il governo è costretto ad adottare delle misure supplementari per raggiungere gli obiettivi fissati nella legge sull'anidride carbonica.

Bisognerà scegliere tra tasse su carburanti e combustibili, all’origine delle emissioni, e centesimo climatico. Quattro le varianti in consultazione.

Per ridurre le emissioni di anidride carbonica, il Consiglio federale non ha ancora deciso se proporre una tassa sul CO2 o il «centesimo per il clima». Il governo ha inviato in consultazione fino al 20 gennaio quattro varianti. Tre prevedono una tassa sul CO2, mentre una si limita a proporre il «centesimo per il clima» sui carburanti.

Il Consiglio federale aveva già presentato i quattro modelli in giugno. Quest’ultimi sono ora accompagnati da un rapporto che ne illustra gli effetti sul clima, l’economia e le finanze. Alla luce dei risultati della consultazione, il governo deciderà la variante da adottare, tenendo conto anche della situazione degli altri paesi europei e dell’economia svizzera.

La procedura, piuttosto lunga, è stata criticata da più parti. Molti avrebbero preferito che il Consiglio federale prendesse una decisione tempestiva. Del resto, il ministro dell’ambiente Moritz Leuenberger non ha mai nascosto la sua preferenza per la prima variante, a suo avviso la più adatta a consentire la realizzazione degli obiettivi della legge sul CO2.

Tassare i combustibili per essere in linea con Kyoto

La legge svizzera, nata in seguito alla ratifica del protocollo di Kyoto, esige, entro il 2010, una diminuzione globale del 10% delle emissioni di CO2, rispetto al livello del 1990.

La prima variante proposta per raggiungere questi obiettivi prevede una tassa sui combustibili (9 centesimi al litro d’olio di riscaldamento extraleggero dal 2006) e sui carburanti (15 centesimi al litro dal 2006 e 30 centesimi dal 2008).

Gli introiti saranno ridistribuiti alla popolazione attraverso una riduzione dei carichi sociali, in particolare dei premi dell’assicurazione malattie (192 franchi per abitante). Le imprese godranno d’incentivi proporzionali alla massa salariale sottoposta all’AVS.

Secondo il governo, il modello premia le persone che risparmiano energia, in particolar modo le famiglie a reddito modesto o medio. Questa soluzione presenta pure il vantaggio di creare un forte incitamento. Gli effetti sull’economia e l’impiego sono positivi, sostiene ancora il Consiglio federale. Sul fronte delle finanze federali, questa misura si tradurrebbe tuttavia in una perdita fiscale di circa 450 milioni annui.

Acquistare il diritto d’emettere più CO2

Anche la seconda variante prevede una tassazione dei combustibili e dei carburanti. L’imposta, però, sarebbe limitata a 15 centesimi. Ma per rimanere nei limiti imposti dalla legge, il 2% degli introiti dovrebbe essere utilizzato per l’acquisto di certificati di emissione esteri.

In questo modo la Svizzera potrebbe ottenere dei «contingenti» di CO2 da paesi che inquinano meno di quanto previsto dal protocollo di Kyoto. Circa un milione di tonnellate di CO2 emesse dai carburanti sarà coperto da certificati d’emissione acquistati all’estero. Le perdite fiscali per la Confederazione scenderebbero in questo caso a circa 225 milioni di franchi.

Centesimo climatico e tassa sull’olio combustibile

La terza variante prevede di prelevare solo 9 centesimi per litro di combustibile (olio da riscaldamento). I carburanti verrebbero gravati soltanto dal «centesimo per il clima», prelevato all’importazione. Gli introiti derivati da questo «centesimo» (circa 70 milioni) sarebbero impiegati per incoraggiare i carburanti poco inquinanti e adottare misure nel settore dei combustibili. Verrebbero inoltre utilizzati per l’acquisto di certificati di emissione all’estero.

Per attuare il «centesimo per il clima», che piace agli ambienti economici, verrebbe creata una fondazione. Il suo consiglio, composto di 10-20 persone, sceglierebbe i progetti da finanziare. Con questo modello è tuttavia all’estero che sarebbe realizzata la maggior parte della diminuzione delle emissioni di anidride carbonica. Per quanto riguarda le finanze federali, i proventi sugli oli minerali resteranno pressoché invariati.

Centesimo climatico pesante

Infine, la quarta variante prevede soltanto il «centesimo per il clima», che in questo caso ammonterebbe a 1,6 centesimi al litro. Lo stesso frutterebbe 115 milioni di franchi, ciò che permetterebbe, rispetto alla variante tre, di rafforzare le misure prese nel settore degli edifici e dell’infrastruttura, nonché di acquistare maggiori certificati all’estero.

In giugno, Moritz Leuenberger aveva affermato che, «se tutto procederà secondo programma e se sarà approvata dalle Camere, la tassa potrebbe essere introdotta il primo gennaio 2006»

Leuenberger aveva aggiunto che, a dipendenza della variante scelta, l’aumento del prezzo del carburante metterebbe fine al fenomeno dei «pendolari della benzina». La popolazione si sposterebbe di meno. Di conseguenza consumerebbe e inquinerebbe anche di meno.

swissinfo e agenzie

Con la legge sul CO2, la Svizzera è intenzionata a raggiungere gli obiettivi climatici che si è prefissata con la ratifica del protocollo di Kyoto
Entro il 2010 si dovrà raggiungere una riduzione del 10% delle emissioni di CO2 rispetto ai valori registrati nel 1990

Variante 1: tassa sui carburanti (15 centesimi al litro a partire dal 2006, 30 ct dal 2008) e tassa sui combustibili (olio da riscaldamento, 9 ct al litro).

Variante 2: tassa sui carburanti (15 ct al litro) e tassa sui combustibili (9 ct al litro). In questo caso la Confederazione deve comprare dei diritti d’emissione all’estero.

Variante 3: centesimo climatico prelevato al momento dell’importazione di carburanti e tassa sui combustibili (9 ct al litro).

Variante 4: centesimo climatico pesante (1,6 ct al litro) per i carburanti e niente tasse sui combustibili.

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