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Colpita l’ammiraglia russa nel Mar Nero al largo di Odessa

L incrociatore lanciamissili Moskva, ammiraglia della flotta russa nel Mar Nero.
L'incrociatore lanciamissili Moskva, ammiraglia della flotta russa nel Mar Nero. Keystone / Russian Defence Ministry/handout

A segnare il cinquantesimo giorno di guerra in Ucraina è la notizia dell'incrociatore Moskva danneggiato, si presume, da missili sparati dalle forze armate ucraine nel Mar Nero.

Secondo le ultime notizie provenienti da Washington l’ammiraglia della flotta russa in Mar Nero è in fiamme e sta navigando verso il porto di Sebastopoli, in Crimea. Kiev sostiene di averlo colpito con due missili Neptune al largo di Odessa. Mosca ritiene invece che l’incrociatore sia stato seriamente danneggiato dall’esplosione delle munizioni che trasportava, in seguito a un incendio sviluppatosi a bordo. L’equipaggio costituito da mezzo migliaio di marinai, hanno precisato fonti di Mosca, è stato evacuato.

Versioni contrastanti

Secondo il governatore di Odessa, il colonnello Maksym Marchenko, la nave lanciamissili è stata raggiunta dalle ogive mentre si trovava nelle acque territoriali ucraine davanti all’Isola dei Serpenti. La perdita dell’incrociatore rappresenta un duro colpo per l’esercito russo e ad Odessa si stanno preparando alla possibile rappresaglia del nemico.

Sugli altri fronti le forze russe continuano a lanciare attacchi missilistici e bombe sulle infrastrutture militari e civili nelle regioni di Kharkiv, Donetsk e Zaporizhzhia, secondo quanto riporta la Bbc citando fonti ucraine. A Slobozhansky, nel nord-est del Paese, i militari russi stanno conducendo la ricognizione di probabili luoghi di attacco e bloccano parzialmente la città e la regione di Kharkiv. A Donetsk, nella regione contesa del Donbass, le forze russe proseguono con gli attacchi nei distretti di Slavyansk, Popasna e Kurakhovo.

Sul fronte della battaglia di Mariupol, dove i russi controllano quasi l’intera città, il consigliere del capo dell’Ufficio del presidente ucraino, Oleksiy Arestovych, ha annunciato che marine della 36esima brigata fatti prigionieri “sono molti meno dei mille” annunciati da Mosca. Nel tentativo di sfondare il fronte per raggiungere il reggimento Azov, alcuni marine ucraini sono finiti sotto tiri d’artiglieria e ci sono state diverse perdite.

Aiuti dagli USA

Mosca, intanto, è tornata ad accusare le forze di Kiev di aver preso di mira villaggi in territorio russo vicino al confine, bombardando edifici residenziali nella regione di Belgorod e Bryansk, senza provocare vittime. Nel villaggio di Klimovo, però, ci sarebbero 7 feriti, tra cui una donna incinta e un bambino. Accuse che le autorità militari di Kiev respingono al mittente come un tentativo di “alimentare un’isteria anti-ucraina in Russia”.

In vista della grande battaglia del Donbass, gli Usa hanno promesso di far giungere “le nuove armi all’Ucraina in meno di una settimana”, precisando che “poi le forze di Kiev le porteranno nell’est” e lanciando un monito a Mosca: “Se i russi dovessero colpire una qualsiasi parte di territorio della Nato, dove le attrezzature militari vengono assemblate, questo comporterebbe l’invocazione dell’articolo 5 e cambierebbe completamente il gioco”, ha avvertito il consigliere per la Sicurezza Nazionale Jake Sullivan dopo che mercoledì Mosca aveva definito “obiettivi militari legittimi i veicoli Usa e Nato che trasportano armi e munizioni attraverso il territorio ucraino”.

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