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Nelle città svizzere si sniffa come ad Amsterdam

Negli aeroporti internazionali di Zurigo e Ginevra vengono sequestrati annualmente circa 100 kg di cocaina. Si stima che le autorità riescano a scoprire soltanto il 10-20 per cento della droga che transita negli aeroporti. Keystone

Uno studio comparativo ha recentemente rivelato che il consumo di cocaina nelle grandi città elvetiche è tra i più elevati d'Europa. Ciò non sorprende gli esperti, i quali rilevano che in Svizzera la "neve" si trova facilmente e a un prezzo abbordabile.

Berna, Zurigo, Ginevra e Lucerna sono “centri caldi” per quanto riguarda la cocaina, indica Christoph Ort, dell’Istituto svizzero di ricerca sull’acqua Eawag. “Le quantità di residui di cocaina nelle acque di scarico di queste città si situano ai livelli di quelle delle città europee con il più alto consumo”, precisa.

Il ricercatore svizzero ha partecipato alla prima indagine a livello europeo sul consumo di droghe illecite effettuata sulla base delle analisi delle acque reflue. Sono state prese in esame 19 città, per un totale di 15 milioni di abitanti.

I risultati, pubblicati sulla rivista Science of the Total Environment, sono stati confrontati con quelli dello studio analogo effettuato l’anno scorso in Svizzera dall’Eawag e dall’università di Berna.

Si è così scoperto che le città svizzere si collocano a fianco di Anversa e Amsterdam, le due città in testa alla classifica europea, con un consumo di cocaina medio equivalente a 1,5 grammi al giorno ogni 1’000 abitanti.

“Non sono sorpreso perché la Svizzera ha sempre avuto la reputazione di essere un paese europeo con un elevato consumo di sostanze stupefacenti, sia che si tratti di cannabis, di eroina o di cocaina”, commenta Jean-Pierre Gervasoni, capo clinica all’Istituto di medicina sociale e preventiva del Centro ospedaliero universitario vodese di Losanna.

Se in linea di principio c’è concordanza sul fatto che il consumo di “polvere bianca” sia diffuso nelle città svizzere, vi sono specialisti che sollevano qualche interrogativo sulle cifre precise e sulla metodologia di analisi delle acque reflue.

“Dobbiamo essere cauti con queste cifre poiché non sono realmente comparabili. Ma per Dipendenze Svizzera, dice il suo portavoce Simon Frey queste conclusioni, come per esempio il fatto che il consumo nelle città elvetiche menzionate è elevato, non sono veramente sorprendenti”.

Stime

Statistiche precise sul numero di consumatori e sui loro comportamenti evidentemente non esistono. Secondo la polizia federale, su una popolazione di otto milioni di abitanti, in Svizzera ci sono tra i 25mila e i 32mila consumatori regolari e tra i 36mila e i 44mila occasionali. Ciò corrisponde ad oltre il 90% delle 4-5 tonnellate di coca che si presume che ogni anno finiscano sul mercato elvetico, per un valore complessivo attorno ai 520 milioni di franchi. Si tratta di proiezioni basate su stime europee e delle Nazioni Unite.

Prevedere le tendenze è notoriamente difficile. Ma, secondo la polizia, i livelli dei sequestri (401 kg di cocaina) e gli arresti sembrano indicare che il mercato della droga elvetico era piuttosto stabile nel 2011.

Tuttavia, l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) afferma che la sperimentazione tra gli adolescenti svizzeri ha continuato a progredire lentamente. Nella fascia di età 15-16 anni è passata dall’1,0% nel 1986 al 2,7% nel 2010. Un’indagine nazionale nel 2007 ha mostrato un andamento simile tra i giovani di sesso maschile.

“C’è stato un netto aumento negli anni 2000, a causa dell’accesso facile e un forte calo dei prezzi. Ciò è stato accompagnato da un brusco deterioramento della qualità della cocaina”, afferma Gervasoni. “Ma ora il mercato sembra essersi stabilizzato, anche se l’accesso alle sostanze illegali è abbastanza facile in tutte le città svizzere, non solo Zurigo o Basilea”.

Calo di popolarità

Tra i tossicodipendenti che fumano o assumono droghe per via endovenosa, il consumo di cocaina va a ondate, precisa Peter Menzi, esperto presso Infodrog, la Centrale nazionale svizzera di coordinamento per le dipendenze. “Tre anni fa la cocaina era la più popolare, ora è l’eroina”, osserva.

Le organizzazioni che offrono test di droga nei club e nei festival dicono che la popolarità della cocaina è leggermente diminuita. “Negli ultimi tre o quattro anni il consumo di cocaina è rimasto stabile o è leggermente regredito”, afferma Alexander Bücheli, coordinatore di Streetwork, un servizio di consulenza per i giovani della città di Zurigo.

Su questa tendenza in parte avrebbe potuto incidere l’abbassamento della qualità. Circa il 70% dei campioni di cocaina analizzati dal Centro d’informazione sulle droghe a Zurigo nel 2011 sono risultati adulterati con levamisolo, un farmaco usato contro i vermi nei bovini. La concentrazione di cocaina media era del 51,7%, con variazioni dal 5 al 99,9%. Gli spacciatori possono mixare fino a sette altri agenti da taglio, come ad esempio degli anestetici locali.

Un altro motivo della flessione potrebbe essere una maggiore consapevolezza degli effetti della cocaina, commenta Bücheli.

Ecstasy e speed fan furore, ma la coca resiste

Le analisi delle acque reflue compiute dall’Eawag hanno dimostrato che l’uso della polvere bianca può raddoppiare o addirittura quadruplicare il fine settimana in occasione di mega eventi, quali per esempio la Street Parade di Zurigo, alla quale partecipano centinaia di migliaia di persone.

Streetwork, che il 12 agosto di quest’anno era presente all’evento zurighese, ha detto che ecstasy e speed erano le droghe che circolavano maggiormente all’appuntamento raver che ha attirato circa 950mila persone sulle rive della Limmat.

“Ci è stato dato un minor numero di campioni di cocaina da controllare rispetto al passato. Ma è difficile dire se ciò sia dovuto ad una riduzione dei consumi”, dice Bücheli.

È un dato di fatto che non è difficile trovare un po’ di “neve” e, oltre tutto, a un prezzo relativamente conveniente. “Molte persone conoscono qualcuno che conosce qualcun altro che potrebbe averne”, dichiara Hannes Hergarten, coordinatore di rave it safe, un’organizzazione di prevenzione, con sede a Berna. “La coca è cara – circa sugli 80-100 franchi al grammo – ma qui la gente se lo può permettere”.

“Se si interroga chi frequenta le tipiche feste da sballo, spesso si sente parlare di ecstasy e speed. La realtà potrebbe però essere un po’ diversa, poiché la cocaina ha ancora un posto importante sulla scena dei party. Se c’è la possibilità di una linea prima dell’inizio di una festa o dopo, certe persone possono avere difficoltà a dire di no”.

Nello studio realizzato sulla base delle analisi delle acque reflue, con il concorso dell’istituto svizzero Eawag, è stato calcolato che in Europa in media sono consumati 356 chili di cocaina al giorno. Ciò corrisponde a circa il 10-15% della produzione mondiale di cocaina, stimata dall’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine. Dopo la cannabis, la cocaina è la seconda droga più diffusa in Europa.

Nella classifica dei consumi nelle 19 città europee prese in esame, Anversa e Amsterdam sono in testa con una media di più di 1,5 grammi di coca al giorno ogni mille abitanti. Barcellona, Londra, Milano e Parigi si collocano a metà graduatoria con una media fra 0,5 e 1 grammo. In fondo alla classifica si trovano città scandinave, quali Stoccolma, Oslo e Helsinki, con una media inferiore a 0,15 grammi.

Questi risultati sono stati confrontati con quelli di un’indagine analoga condotta dall’Eawag e dall’università di Berna in quattro grandi città della Svizzera: Zurigo, Ginevra, Berna e Lucerna. I valori registrati nelle città elvetiche equivalgono a quelli dei primi posti nella classifica europea.

Nelle due inchieste sono state impiegate metodologie diverse: in quella europea sono state prelevati i campioni di acqua simultaneamente durante sette giorni, mentre in Svizzera sono state effettuate misurazioni quotidiane durante un anno.

La cocaina si ottiene dalle foglie della coca. Normalmente è somministrata sotto forma di polvere per via respiratoria. Può però anche essere somministrata per via cutanea od oftalmica, essere iniettata o fumata insieme ad altre droghe (crack).

Alla metà del XIX secolo venne lanciata sul mercato dall’industria farmaceutica per le anestesie. Negli anni ’70 e ’80 del XX secolo si è affermata sulla scena della droga.

La cocaina ha un effetto stimolante fisico e mentale. Si tratta però di un’azione di breve durata. A lungo termine, il suo consumo può provocare agitazione, violenza, aggressività, angoscia e confusione. Oltre a danni cerebrali, può causare danni fisici. Un abuso può anche diventare mortale a medio o lungo termine.

(Traduzione dall’inglese e adattamento: Sonia Fenazzi)

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