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CN: risparmi per riforma Agroscope vanno destinati alla ricerca

Il consigliere federale Guy Parmelin non è riuscito a convincere il plenum. La mozione è stata accolta a larga maggioranza KEYSTONE/ALESSANDRO DELLA VALLE sda-ats

(Keystone-ATS) I mezzi finanziari in favore della ricerca agricola non dovrebbero essere ridotti.

Con 186 voti contro 4 e 1 astenuto, il Consiglio nazionale ha sostenuto oggi una mozione con la quale si chiede che i risparmi effettuati con la riforma di Agroscope siano destinati al potenziamento della ricerca.

Si corre il rischio che le economie ottenute servano al finanziamento di progetti di costruzione anziché in ambito agricolo, ha messo in guardia Jacques Bourgeois (PLR/FR) a nome della commissione. A suo avviso, in vista dei mutamenti climatici e della società, la ricerca agronomica deve essere rafforzata.

I mezzi risparmiati con la riforma di Agroscope sono stimati in 60 milioni di franchi per gli anni 2021-2028. Il Consiglio federale prevede già di mantenere la metà di questa somma in seno ad Agroscope al fine di sostenere la ricerca, ha sottolineato Guy Parmelin, tentando invano di convincere il plenum a bocciare la mozione.

Nel suo progetto di riforma di Agroscope, l’istituto di ricerca sarà costituito da un campus centrale a Posieux (FR), da due centri regionali a Changins (VD) e Reckenholz (ZH) e da varie stazioni sperimentali decentralizzate (portate da sette a sei), tra cui una a Cadenazzo. La nuova struttura permetterà di concentrare le attività, riducendo i costi di esercizio e manutenzione.

Il Consiglio degli Stati deve ancora pronunciarsi.

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