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Claudio Villa: il ‘mio’ Tex

Da vent'anni copertinista ufficiale dello storico fumetto, è sempre alla ricerca di "un'immagine o un'emozione nuova, che i lettori meritano"

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Quando da bambino gli chiesero una prima volta “Cosa vuoi fare da grande”, lui rispose “Voglio disegnare”. Arrivato il momento di scegliere per davvero in quale liceo studiare, alla domanda rispose in modo più preciso, specificando quella che sarebbe diventata la sua vita: “Voglio disegnare fumetti”. Colpa, si narra, di alcuni albi che il ragazzo (allora tredicenne) divorava con gli occhi: soprattutto ‘Tex,’ e in special modo alcune storie in cui il protagonista si scontrava con dei cattivissimi, come il Muerto.

Finito il liceo artistico, Claudio Villa, nato a Lomazzo nel 1959, fu subito introdotto nell’ambiente da un disegnatore già famoso, che dopo aver visto Villa all’opera per alcune case editrici francesi, lo portò con sé alla mitica Sergio Bonelli, la casa editrice del popolare ‘Tex’.

Claudio Villa fa gavetta sulle varie altre testate, a cominciare da ‘Martin Mystère’, dove subito colpisce i lettori con quel taglio vigoroso, originale ma anche molto meticoloso. Dopo quattro storie (di successo), ecco il primo salto di qualità, che è un po’ una sorpresa: Villa è chiamato a “visualizzare” graficamente un nuovo personaggio, Dylan Dog, che apparirà a breve con una propria serie. Il progetto presentato da Villa piace, e così il disegnatore comasco viene scelto anche per disegnare le prime copertine di questo “detective dell’impossibile”.

Ma è nel 1994 che avviene il grande salto: Claudio Villa diventa non solo disegnatore, non solo illustratore di alcune storie, ma soprattutto il copertinista ufficiale di ‘Tex’. Ovvero colui che inventa, crea, colora, propone ogni singola copertina, secondo le storie poi narrate negli albi attraverso le parole (degli autori) e le strisce (di un disegnatore). Un lavoro di grande responsabilità, perché è dalla copertina, dalla sua dinamica, dalla posizione del personaggio, dalla azione che si vuol trasmettere, che nasce il successo (o l’insuccesso) di un ‘Tex’.

Dopo 20 anni esatti di lavoro, dopo migliaia di copertine realizzate, a Claudio Villa non manca certo la fantasia e la voglia di continuare a far vivere uno dei personaggi più amati del mondo del fumetto, quel Tex Willer che ha passato ormai ampiamente i suoi primi 60 anni di vita, senza mai invecchiare, mangiando sempre bistecche e patatine, cavalcando per tutto il West (e non solo).

Insomma, se questo Tex mascellone e atletico, in camicia gialla e jeans, ancora oggi è sempre con noi in salute, lo dobbiamo anche a Claudio Villa. Anzi, forse Villa stesso nel corso di questi 20 anni è diventato un po’ Tex, o forse Tex da tempo è in realtà Villa e noi non lo sappiamo?

Peste e fulmini, mano all’artiglieria!

Claudio Moschin

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