Il Servizio di coordinazione per la lotta contro la criminalità su Internet (SCOCI) ha ricevuto 7500 segnalazioni nel 2009, mille in più rispetto all'anno precedente. La maggior parte delle comunicazioni riguardano i settori della pornografia e dello spamming.
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Le segnalazioni concernenti la pornografia dura sono cresciute sia in termini assoluti sia in percentuale (1364 contro le 1047 nel 2008), indica un comunicato dell’Ufficio federale di polizia (fedpol).
Nel corso del settimo anno di attività di SCOCI, un’unità di fedpol, il numero di comunicazioni concernenti gli spam (ossia l’invio di grandi quantità di messaggi indesiderati soprattutto attraverso la posta elettronica) è invece rimasto costantemente elevato (circa 1500).
Complessivamente, il numero di segnalazioni relative a casi di cibercriminalità ha raggiunto nel 2009 la quota più alta in sette anni, ad eccezione del 2007.
Ad aver registrato una crescita considerevole è stato anche il settore delle truffe (incremento dell’86% rispetto al 2008). Ad aumentare sono state soprattutto le comunicazioni concernenti le truffe legate alla locazione fittizia di appartamenti, come pure le diverse varianti di truffa dell’anticipo, eseguite mediante piccoli annunci su Internet.
Le ricerche autonome di SCOCI hanno inoltre consentito di aprire 155 dossier (126 nel 2008), che sono stati tutti trasmessi alle competenti polizie cantonali. Questi casi scaturiscono dai controlli delle cosiddette reti peer to peer nelle quali gli utenti si scambiano materiale pedopornografico.
Nella nota fedpol rileva anche gli ottimi risultati della cooperazione con l’organizzazione senza scopo di lucro italiana Telefono Arcobaleno avviata nel 2009. Dalla collaborazione sono emerse indicazioni in merito a oltre 7300 pagine web con contenuti pedopornografici che, all’insaputa dei provider svizzeri, erano stati diffusi tramite i loro servizi.
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