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Christian Lohr, un nuovo eletto in sedia a rotelle

Con Christian Lohr, meglio evitare frasi come "oh, poverino". RDB

È il secondo deputato svizzero della storia in sedia a rotelle: il popolare democratico Christian Lohr, politico già navigato, difende la sua differenza nello stesso modo con cui difende le sue opinioni, con convinzione e senso dell'equilibrio.

Come tutti è seduto su una normale sedia da salotto. E come tutti i politici, parla dei suoi dossier e dei suoi temi di battaglia prediletti. Christian Lohr, 49 anni, non è però un politico come gli altri.

Il rappresentante del Partito popolare democratico (PPD) è nato senza braccia e con gambe malformate. È un «figlio della talidomide», il farmaco assunto da molte donne incinta negli anni ’50 e ’60, prima che se ne scoprissero gli effetti nefasti. Al suo terzo tentativo, il turgoviese è stato eletto in Consiglio nazionale (camera bassa). Primo subentrante tra i candidati del PPD, Lohr ha potuto beneficiare dell’elezione in Consiglio degli Stati della sua compagna di partito Brigitte Häberli.

«Lottatore», questo l’aggettivo che più spesso gli è affibbiato. In molti hanno sottolineato anche la sua «perseveranza» e la sua «volontà». Christian Lohr non obietta, ma cerca di stemperare, con la costante volontà di ricercare equilibrio ed equità, la sua parola d’ordine – e non l’egualitarismo, concezione che respinge.

«Prima di tutto, non lotto 24 ore su 24, dice con un sorriso. Non mi arrabbio ogni volta che capito davanti a un edificio non equipaggiato con una rampa per sedie a rotelle… E in ogni caso ho ricevuto talmente tanto nella mia vita, che voglio dare anche agli altri».

Aperto e posato, parla volentieri del buonsenso dei suoi genitori, che l’hanno cresciuto assieme al fratello, che ha quattro anni più di lui, «senza fare distinzioni, ponendo le stesse esigenze e sostenendoli nello stesso modo».

Momenti difficili

Dopo due anni di studi di economia all’Università di Costanza, Christian Lohr è diventato giornalista e oggi è specializzato in sport (pratica lui stesso il nuoto). Non nasconde che durante l’infanzia ha conosciuto momenti difficili. «Rendersi conto della propria differenza è comunque un processo normale, attraverso il quale passano – seppur con altri problemi – tutti i bambini che crescono».

Sostenuto dalla fede, Lohr dice di aver imparato a vivere «con» e non «malgrado» il suo handicap. Per dirgli buongiorno, gli si stringe il piede, un gesto che diventa presto naturale per tutti i suoi interlocutori. Una cosa gli dà particolarmente fastidio: la reazione «oh, poverino». «Il mio percorso mostra che non è grazie al sentimento di pietà che sono stato eletto. Del resto, il tentativo dei radicali di sbarrare la strada a Brigitte Häberli evocando le mie supposte capacità ridotte a causa del mio handicap ha avuto l’effetto contrario… In qualità di presidente del parlamento cantonale nel 2008-2009, ho dimostrato di aver le capacità richieste».

Deputato comunale e cantonale

Christian Lohr è ancora oggi membro del legislativo del suo comune, di cui presiede la commissione delle finanze, e deputato nel parlamento cantonale.

«Analizzerò attentamente la situazione, poiché l’incarico in Consiglio nazionale occuperà gran parte del mio tempo». I tragitti non gli fanno paura: senz’auto, utilizza i trasporti pubblici, «chiedendo aiuto quando è necessario», e viaggia in tutto il paese per assistere alle sedute delle numerose associazioni che presiede o di cui è membro, come «Plusport» (sport per andicappati) o «Pro Infirmis». Martedì 6 dicembre era a Palazzo federale, per valutare le soluzioni che i servizi del parlamento possono trovare al fine di rispondere ai suoi bisogni particolari. «Ho trovato persone molto aperte e competenti», afferma.

Un solo caso prima del suo

Prima di lui, solo il bernese Marc Suter aveva occupato i banchi del Consiglio nazionale in sedia a rotelle. Christian Lohr vuole poter prendere la parola dalla tribuna. L’idea proposta da alcuni di permettergli di esprimersi a distanza con un microfono proprio non gli va a genio.

Il giorno in cui l’abbiamo incontrato a Kreuzlingen, il neoeletto ha ordinato dei nuovi vestiti e i sarti sono venuti da lui per prendere le misure. Non nasconde le sue ambizioni per il nuovo incarico, che considera come un attestato di riconoscenza. Qual è l’aspetto del suo nuovo lavoro che lo stimola maggiormente? «Di convincere gli altri con le mie idee», risponde. Lohr non è contrario ai bonus dei manager, purché siano moderati e a condizione che i più deboli della società, quelli che non riescono ad avere le stesse prestazioni, siano aiutati. Il fenomeno degli hooligan? Secondo il deputato turgoviese, la Svizzera ha chiuso gli occhi per troppo tempo, anche se bisogna comunque cercare di conoscere i motivi che spingono i giovani alla violenza.

Senza rendita

Christian Lohr è favorevole alla lotta contro gli abusi nell’ambito dell’aiuto sociale, ma si oppone ai tagli delle rendite dell’Assicurazione invalidità, di cui è in corso una revisione che definisce «problematica». Lui stesso non percepisce una rendita, ma aiuti puntuali, ad esempio per la sua sedia a rotelle.

Un modo per mostrare agli altri andicappati che è possibile farcela da soli? «Assolutamente no – sottolinea. Ho avuto molta fortuna, una buona formazione, sono ben integrato. Tutto ciò mi permette di guadagnarmi da vivere, ma non vale per tutti. Le rendite sono assolutamente necessarie».

Nato nell’aprile 1962, Christian Lohr ha subito gli effetti della talidomide, un farmaco utilizzato negli anni ’50 e ’60 come sedativo e anti-nausea, somministrato in particolare alle donne incinte. Venne ritirato nel 1961, dopo che fu scoperto che causava malformazioni.

Christian Lohr è privo di braccia e le sue gambe sono malformate. Scrive con il suo piede destro e si sposta in sedia a rotelle.

Dopo aver frequentato per due anni la facoltà di economia all’Università di Costanza, è diventato giornalista. Dal 2007 è giornalista indipendente e insegnante in diverse scuole della Svizzera orientale.

Nel 1996 è stato capo stampa della delegazione paraolimpica svizzera ai Giochi di Atlanta, funzione che ha svolto anche a Nagano nel 1998.

Dal 1994 al 2008, Christian Lohr è stato presidente di Plussport, associazione dello sport per andicappati. Oggi ne è il presidente onorario. Dal 1999 è anche membro della presidenza di Pro Infirmis.

Nel 1999 è stato eletto nel legislativo di Kreuzlingen e dal 2007 presiede al commissione delle finanze. Dal 2000 fa pure parte del parlamento cantonale turgoviese, istituzione di cui è stato presidente nel 2008-2009.

Traduzione di Daniele Mariani

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