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Chirurgia plastica: qualità svizzera per turisti stranieri

Un ritocchino qua e là, dall'estero alla Svizzera. Keystone

Sempre più stranieri vengono nelle cliniche svizzere per dei trattamenti di chirurgia estetica o ricostruttiva. Una richiesta che, secondo le agenzie specializzate, è legata alla fama di un paese discreto e altamente specializzato.

La reputazione della Svizzera per la qualità dei suoi prodotti di lusso si è diffusa anche nel campo dei trattamenti plastici e cosmetici, spiega a swissinfo.ch Gregor Frei, direttore della piattaforma Swiss Health, creata nel 2008 per promuovere i servizi medici all’estero.

«Abbiamo notato un aumento della domanda, non solo nel campo della chirurgia plastica, ma anche della chirurgia ricostruttiva dopo il trattamento per il cancro al seno o dopo un incidente. Qualche mese fa siamo stati in Cina e ci siamo resi conto in prima persona della reputazione che il nostro paese ha nel campo della medicina estetica e della chirurgia plastica».

Un’opinione condivisa anche da Anna Kosmina, direttrice della Rayan Partners, una società di consulenza per stranieri interessati ai diversi servizi offerti da istituzioni svizzere nel campo della salute, dell’educazione o della finanza. L’agenzia riceve una ventina di richieste a settimana di clienti che cercano informazioni sulla chirurgia plastica e sui rischi legati a questi trattamenti. «La Svizzera è conosciuta in tutto il mondo per la qualità dei suoi servizi. È un paese molto piccolo ed è quindi più facile garantire un certo standard di qualità, perché il controllo è maggiore».

Arte e discrezione

Non è soltanto la qualità dei servizi offerti ad attirare clienti dall’estero, ma anche il modo in cui vengono eseguite le operazioni di chirurgia plastica, prosegue Kosmina.

«In Svizzera esiste una vera e propria arte della chirurgia. I medici cercano di nascondere il più possibile l’intervento, contrariamente a quanto accade negli Stati Uniti. Non si può dire che tutti gli specialisti abbiano lo stesso approccio, ma nella maggior parte dei casi fanno in modo che l’intervento risulti il più naturale possibile».

Jan Sobhani, direttore dell’agenzia Swixmed, ritiene che tra l’otto e il dieci per cento dei loro clienti vengono in Svizzera per dei trattamenti estetici. E il fattore culturale sembra giocare un ruolo particolare: «Un cittadino americano guarda a un certo standard di bellezza e non sceglierà di preferenza l’Europa per farsi operare. Al contrario, i russi, gli arabi e gli stessi europei possono trovare nel know-how svizzero una risposta alle loro aspettative», commenta Jan Sobhani.

Una parte importante dei clienti di Swixmed è stata raccomandata dal settore bancario privato, continua Jan Sobhani, e il 40% circa dei trasferimenti di fondi da parte dei clienti provengono da banche svizzere. Ciò denota, secondo il direttore, un legame precedente con la Svizzera, sulla base del quale si è sviluppato un certo livello di fiducia.

Jan Sobhani aggiunge che spesso gli amici o i parenti che visitano i pazienti in Svizzera per un’operazione complessa vogliono fare loro stessi un “ritocchino”.

Secondo George Frei e Anna Kosmina, la discrezione dimostrata dagli istituti svizzeri gioca un ruolo fondamentale nella scelta del nostro paese. «La gente è più discreta e la confidenzialità è un aspetto importante in questo campo. I pazienti preferiscono farsi operare dove non li conosce nessuno».

Mercato in crescita

Dato che la maggior parte di queste operazioni viene pagata direttamente dal cliente, vi sono poche statistiche – normalmente stilate da compagnie di assicurazioni o agenzie governative – a dimostrazione dell’importanza della crescita di questo fenomeno.

Un rapporto pubblicato nel 2011 da Euromonitor International prevede che il mercato del turismo medico in Svizzera supererà il miliardo di franchi nel 2015, contro gli 850 milioni registrati nel 2010. E secondo Sobhani, la domanda nel settore della chirurgia sta progredendo di pari passo con quella relativa ai servizi di medicina generica.

Negli ultimi anni sono in forte crescita i clienti provenienti dalla Russia, dalla Cina o dai paesi dell’ex URSS, dove la classe media diventa sempre più importante, afferma Gregor Frei, direttore della piattaforma Swiss Health. E Anna Kosmina conferma l’entusiasmo dei clienti cinesi in particolare per i trattamenti offerti da cliniche di lusso, come la Clinique la Prairie di Montreux, che utilizzano cellule animali.

Occhi tondi e pancia piatta

Arian Repond, portavoce della Clinique la Prairie, conferma per mail a swissinfo.ch l’aumento della domanda da parte di clienti stranieri che vogliono particolari cure estetiche. Il trattamento più popolare è quello “rivitalizzante”, che prevede la somministrazione per via orale, sull’arco di due giorni, di una soluzione concentrata di sostanze biologicamente attive estratte dal fegato di giovani agnelli.

«I nostri pazienti provengono principalmente dalla Cina, dalla Russia, dall’America latina e dall’Europa», scrive Arian Repond. «Spesso vengono anche a visitare il nostro centro di medicina estetica. Ogni nazionalità ha esigenze particolari».

Dal canto suo, Sobhani spiega che i clienti cinesi hanno tendenza a chiedere sempre più trattamenti estetici come la correzione degli occhi per renderli più rotondi e Swixmed è spesso costretta a rifiutare richieste stravaganti.

«I sauditi invece sono più interessati alla perdita di peso, alla liposuzione e alla dermolipectomia addominale, mentre i russi vogliono trattamenti al viso o al seno», conclude Sobhani.

Il mercato del turismo medico dovrebbe superare il miliardi di franchi nel 2005, contro gli 580 milioni registrati nel 2010.

Secondo uno studio del Gottlieb Duttweiler Institut, 30’000 pazienti stranieri si recano ogni anno in Svizzera per sottoporsi a cure mediche e spendono oltre 1 miliardo per i trattamenti.

L’Associazione degli ospedali svizzeri, che rappresenta 370 istituti pubblici e privati, stima all’1-2% la percentuale di pazienti che arriva da oltrefrontiera.

L’Hirslanden Private Hospital Group, il più importante in Svizzera, punta a un aumento annuo del 10% della presenza straniera per i prossimi cinque anni. Collabora con cliniche in Arabia Saudita e negli Emirati Arabi Uniti.

 
(Fonte: Euromonitor International “Health and Wellness Tourism in Switzerland”)

(Traduzione dall’inglese)

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