Chernobyl: 20 anni in cronologia
L'esplosione del reattore della centrale nucleare di Chernobyl ha coinvolto l'intera Europa. La nube radioattiva ha poi determinato molte scelte politiche.
Questo contenuto è stato pubblicato il 21 aprile 2006 - 15:57Vediamo una breve cronologia dell'influenza che ha avuto l'incidente sulla gestione del dossier nucleare in Svizzera.
28 aprile 1986: prime informazioni sull'incidente avvenuto due giorni prima in Ucraina.
30 aprile 1986: Diverse regioni svizzere registrano tassi di radioattività elevati. La situazione perdura per diverse settimane.
3 maggio 1986: La Commissione federale della protezione atomica e chimica emette una serie di raccomandazioni: lavare accuratamente le verdure, non consumare l'acqua proveniente da cisterne, utilizzare il latte solo a determinate condizioni.
25 maggio 1986: Solo nel sud del canton Ticino permane una radioattività elevata. La maggior parte delle misure di precauzione sono levate.
21 giugno 1986: Più di 20'000 persone manifestano a Gösgen, canton Soletta, per la chiusura delle centrali nucleari.
9-11 ottobre 1986: Sessione speciale delle camere federali sulle conseguenze di Chernobyl. Il Consiglio federale annuncia un progetto d'articolo costituzionale sull'energia e un rapporto sugli scenari di un eventuale abbandono del nucleare.
1988: Vista la crescente ostilità della popolazione, i progetti per la costruzione di centrali nucleari a Kaiseraugst (canton Argovia) e Graben (canton Berna) venono abbandonati.
Estate 1990: un primo contingente di 100 bambini orfani irradiati della regione di Chernobyl passa quattro settimane di vacanza in Svizzera.
23 settembre 1990: il popolo svizzero approva una moratoria di 10 anni sulla costruzione di centrali nucleari. I cittadini rifiutano tuttavia l'abbandono progressivo dell'energia atomica.
Primo luglio 1992: il Consiglio federale decide di distribuire tavolette di iodio a chi risiede nei pressi delle centrali esistenti, per prevenire i rischi di cancro alla tiroide in caso di incidente grave. La prima distribuzione ha luogo nel 1993, la seconda nel 2004/05.
20 novembre 1997: a New York, una cinquantina di paesi decidono di cofinanziare la costruzione di un nuovo sarcofago a protezione della centrale di Chernobyl. La Svizzera promette 6.4 milioni di franchi.
22 ottobre 1998: il governo adotta il principio dell'uscita dal nucleare. Le centrali in attività dovranno essere chiuse in un periodo da definire.
2000: la fine della moratoria e l'entrata in vigore della tassa sul CO2 segnano una svolta nel dibattito sul nucleare. I suoi partigiani vi vedono un'alternativa pulita alle energie fossili.
18 maggio 2003: gli svizzeri rifiutano due iniziative, una che chiede una nuova moratoria di 10 anni, l'altra per l'abbandono progressivo del nucleare.
Primo febbraio 2005: entra in vigore la nuova legge sull'energia nucleare che conferma l'opzione nucleare ma sottomette i progetti di nuove centrali al referendum facoltativo.
swissinfo e agenzie
Questo articolo è stato importato automaticamente dal vecchio sito in quello nuovo. In caso di problemi nella visualizzazione, vi preghiamo di scusarci e di indicarci il problema al seguente indirizzo: tvsvizzera@swissinfo.ch
Partecipa alla discussione!