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CF presenta piano d’azione per salvaguardia biodiversità

biodiversità minacciata KEYSTONE/PETER SCHNEIDER sda-ats

(Keystone-ATS) In Svizzera la biodiversità è minacciata, con conseguenze per circa la metà degli habitat naturali e oltre un terzo delle specie animali e vegetali. Per contrastare quest’evoluzione il Consiglio federale ha presentato oggi un piano d’azione.

La biodiversità fornisce un importante contributo ai fondamenti dell’economia e della società, ha ricordato la presidente della Confederazione Doris Leuthard rivolgendosi alla stampa di Palazzo federale. Essa costituisce “un elemento centrale per la salvaguardia delle nostre basi vitali”: derrate alimentari, acqua potabile e aria pulita. Inoltre, la biodiversità è molto importante anche per l’economia: gli organismi più diversi forniscono ad esempio elementi per la fabbricazione di medicinali come gli antibiotici.

Purtroppo essa è fortemente sotto pressione e sta diminuendo molto rapidamente. Il calo – ha sottolineato Leuthard – è da ricondurre all’espansione degli insediamenti umani e delle infrastrutture dei trasporti, all’aumento delle attività turistiche e del tempo libero, al potenziamento delle energie rinnovabili, allo sfruttamento del suolo per scopi agricoli, alla frammentazione degli habitat naturali, ai cambiamenti climatici e alla diffusione di specie alloctone invasive.

Per questo il governo, dopo aver adottato nel 2012 la Strategia Biodiversità Svizzera, presenta ora il piano d’azione elaborato dal Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC).

Il piano prevede 26 misure che copriranno tre ambiti: lo sviluppo diretto della biodiversità, la promozione indiretta e, infine, il trasferimento delle conoscenze e la sensibilizzazione di economia e popolazione.

Per quanto riguarda la promozione diretta della biodiversità – ha precisato la presidente della Confederazione – si procederà a salvaguardare, valorizzare e interconnettere gli habitat preziosi dal punto di vista ecologico. Verrà anche garantito un sostegno speciale alle specie minacciate per la cui salvaguardia la Svizzera assume una responsabilità particolare.

A livello indiretto si interverrà su diversi ambiti, quali la gestione degli insediamenti, le infrastrutture, i trasporti, l’agricoltura e lo sviluppo economico. La biodiversità – ha sottolineato la responsabile del DATEC – dovrà diventare un criterio decisionale più importante.

Il terzo ambito di azione prevede una maggiore sensibilizzazione dell’economia e della società ai diversi aspetti della diversità biologica, per contribuire a una migliore integrazione della biodiversità in tutti i processi decisionali.

Nel quadro del piano d’azione verranno attuati 19 progetti pilota laddove si sia evidenziata un’urgenza a livello di protezione della natura: essi prenderanno il via a partire dal 2019.

Anche se la situazione è “allarmante”, a causa delle condizioni quadro della politica reale elvetica, le misure verranno applicate in maniera progressiva. Per il primo periodo, che si concluderà nel 2023, sono stati stanziati 80 milioni di franchi all’anno. Le misure contemplate da questa prima fase potranno essere implementate senza alcun adattamento legislativo.

Nel 2022 verrà condotta un’analisi per verificare l’efficacia di questa prima fase, sulla base della quale verranno poi definiti i passi successivi da compiere. Le richieste per portare avanti le misure o i progetti e le proposte di integrazione del piano d’azione con altri provvedimenti saranno sottoposte al Consiglio federale al più tardi entro il 2023.

La terza fase è prevista per gli anni 2024-2027: le misure già adottate saranno portate avanti, adeguate o completate con ulteriori provvedimenti. In questi anni saranno inoltre realizzate le misure cui si è rinunciato nella prima fase per mancanza di risorse.

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