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CF: avviata consultazione riguardante ampliamento mandato Frontex

Un membro di Frontex alla frontiera con il Portogallo (archivio) KEYSTONE/AP/SANTI PALACIOS sda-ats

(Keystone-ATS) La Svizzera deve contribuire a una maggiore protezione delle frontiere esterne dello spazio Schengen. Ne è convinto il Governo, che oggi ha avviato una consultazione sull’ampliamento del mandato dell’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera (Frontex).

I contributi della Confederazione, che attualmente ammontano a 14 milioni di franchi, dovrebbero aumentare gradualmente fino a raggiungere i 75 milioni nel 2024.

L’Unione europea intende dotare Frontex di un preventivo nettamente più elevato. Attualmente non è tuttavia possibile fornire cifre esatte, poiché il quadro finanziario pluriennale 2021-2027 dell’UE non è ancora stata negoziato in maniera definitiva e i risultati della verifica nel 2023 potrebbero avere ripercussioni sul preventivo, si legge in una nota governativa odierna.

Invio di esperti svizzeri

Al fine di disporre del personale necessario, tra il 2021 e il 2027 Frontex costituirà un corpo permanente di una capacità massima di 10’000 membri. Nel quadro delle trattative sulla revisione del regolamento, Berna si è impegnata con successo affinché le dimensioni del corpo permanente vengano sottoposte a verifica nel 2023.

Già oggi la Svizzera partecipa attivamente a Frontex. Si prevede che, entro il 2027, invierà annualmente all’Agenzia fino a 16 esperti per impieghi di due anni e fino a 59 specialisti per impieghi della durata massima di quattro mesi. Gli esperti dovranno essere messi a disposizione sia dall’Amministrazione federale delle dogane e dalla Segreteria di Stato della migrazione che dai Cantoni.

Mandato più completo

Dall’istituzione di Frontex nel 2016, si sono verificate alcune difficoltà che hanno compromesso l’efficacia delle operazioni di controllo delle frontiere esterne dello spazio Schengen. Per questo Bruxelles ha deciso di conferire a Frontex un mandato più completo a sostegno delle attività degli Stati Schengen nei settori della protezione delle frontiere, dei rimpatri e della cooperazione con i Paesi terzi.

In particolare, in futuro, Frontex potrà assistere gli Stati Schengen per quanto riguarda tutti gli aspetti correlati ai rimpatri di persone che soggiornano illegalmente nello Stato in questione. Il nuovo mandato comprende il sostegno ai rimpatri volontari nonché l’identificazione dei cittadini di Paesi terzi e l’acquisizione di documenti, precisa il comunicato.

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