Cambogia, almeno 6 civili uccisi dagli attacchi thailandesi
Gli scontri al confine tra Cambogia e Thailandia hanno causato la morte di almeno sei civili cambogiani, secondo un nuovo bilancio diffuso dal ministero della Difesa di Phnom Penh.
(Keystone-ATS) L’esercito thailandese ha aperto il fuoco nella provincia di confine di Banteay Meanchey dopo mezzanotte, “causando la morte nei bombardamenti di due civili che si trovavano sulla strada nazionale 56”, ha detto il ministro in un post pubblicato su Facebook. Due vittime che si aggiungono alle quattro già registrate ieri.
Dal canto suo, l’influente ex leader cambogiano Hun Sen ha affermato che il suo Paese ha reagito ai nuovi scontri al confine con la Thailandia, dopo che Phnom Penh aveva inizialmente negato di aver risposto ai raid per due giorni.
“Dopo essere stati pazienti per più di 24 ore per rispettare il cessate il fuoco e dare tempo alla popolazione di evacuare in sicurezza – ha scritto Hun Sen, sempre su Facebook -, abbiamo reagito con ulteriori (risposte) la scorsa notte e questa mattina. Le nostre forze devono combattere in tutti i punti in cui sono state attaccate dal nemico”. “Ora combattiamo per difendere noi stessi ancora una volta”, ha aggiunto