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Calo dei salari reali deludente e legato a pandemia, secondo USS

Il livello dei salari si è abbassato e per Daniel Lampart è frutto di negoziati avvenuti in un momento difficile. KEYSTONE/PETER KLAUNZER sda-ats

(Keystone-ATS) Il calo dei salari reali subito quest’anno dai dipendenti sottoposti ai principali contratti collettivi di lavoro (CCL) è deludente e legato alla crisi del coronavirus, secondo l’Unione sindacale svizzera (USS).

“Abbiamo negoziato gli aumenti salariali del 2021 nell’autunno 2020, durante la seconda ondata della pandemia, in un anno eccezionalmente difficile e in una crisi che non avevamo mai vissuto prima”, spiega a Keystone-ATS il capoeconomista Daniel Lampart. Al momento dei negoziati il rincaro era negativo e ammontava al -0,7%.

Stando alle cifre pubblicate oggi dall’Ufficio federale di statistica (UST) l’aumento medio nominale delle buste paga concordato dalle parti sociali per il 2021 è stato pari allo 0,4%. Visto che si profila un’inflazione dello 0,5% i compensi reali sono scesi dello 0,1%.

“Questi risultati sono deludenti e non sono quelli che ci aspettavamo”, afferma Lampart.

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