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Calmy-Rey: più rispetto per la Svizzera

Ad inizio anno, Micheline Calmy-Rey ha sostituito Moritz Leuenberger alla testa della Confederazione Keystone

La presidente della Confederazione Micheline Calmy-Rey respinge le critiche della Francia e dell'Unione europea al sistema fiscale elvetico.

Questo contenuto è stato pubblicato il 06 gennaio 2007 - 11:54

In un'intervista rilasciata venerdì sera alla Televisione della Svizzera francese, Micheline Calmy-Rey ha detto che in campo fiscale la Confederazione non ha bisogno di consigli.

La presidente della Confederazione Micheline Calmy-Rey ha invitato la sinistra francese «a maggiore rispetto verso la Svizzera» sulla questione dei privilegi fiscali concessi da alcuni cantoni elvetici alle holding europee.

«Le leggi fiscali svizzere sono trasparenti» e «le decisioni spettano al popolo svizzero. Non accettiamo consigli», ha detto la consigliera federale alla televisione della Svizzera francese TSR. Il fisco, come gli altri mercati, è soggetto alla competitività.

Il tema rilanciato da Johnny Hallyday

La fiscalità è da sempre un tema delicato nel dialogo tra la Svizzera e i membri dell'Unione europea. La presa di posizione di Micheline Calmy-Rey è stata provocata dalle esternazioni di Arnaud Montebourg, portavoce della candidata socialista alla presidenza francese Ségolène Royal, che sulle colonne di «Libération» aveva violentemente attaccato il «paradiso fiscale» svizzero.

Dal canto suo, Montebourg ha preso il la da Johnny Hallyday, il vecchio leone del rock francese che simpatizza per Nicolas Sarkozy, avversario della Royal. In dicembre, Hallyday ha annunciato di volersi trasferire in Svizzera per pagare meno tasse. Il suo caso ha trasformato un contenzioso piuttosto tecnico, che riguarda in particolare i privilegi fiscali concessi da alcuni cantoni svizzeri alle aziende che si stabiliscono sul loro territorio, in una notizia che ha interessato il grande pubblico.

Nell'intervista rilasciata alla TSR, Micheline Calmy-Rey ha difeso la libertà di decisione elvetica in materia fiscale e ha in particolare sottolineato come la Svizzera, in virtù degli accordi bilaterali con l'UE, abbia nel 2006 restituito all'Europa 300 milioni di franchi, frutto dell'imposta sui risparmi dei cittadini europei residenti nella Confederazione. Senza contare – ha aggiunto la presidente – che la Svizzera è il secondo acquirente in Europa e dà lavoro a circa 100 mila frontalieri francesi.

swissinfo e agenzie

In breve

Paradiso fiscale o concorrenza sleale? La diatriba che oppone Svizzera e Unione europea – in particolare la Francia – si è riaccesa in dicembre, quando il cantante francese Johnny Hallyday ha annunciato di volersi trasferire a Gstaad, in Svizzera, per sottrarsi alle pressioni del fisco transalpino.

Hallyday è deciso a passare sei mesi e un giorno nel suo chalet di Gstaad, in modo da essere tassato in Svizzera. La fattura elvetica – più di 300'000 euro – è di molto inferiore a quella francese.

Il cantante sostiene la campagna elettorale di Nicolas Sarkozy, candidato conservatore alla presidenza francese. Sarkozy è membro dell'UMP, lo stesso partito del presidente Chirac.

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