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Botta architetto enologico

Lato ovest dell'azienda agricola Petra. De Micheli

Il famoso architetto ticinese Mario Botta ha realizzato una cantina modello in Toscana, dove si produce sangiovese, cabernet e merlot.

Anche il Ministro italiano per l’Agricoltura Gianni Alemanno ha presenziato all’inaugurazione di “Petra”, questo il nome dell’azienda di Suvereto, in provincia di Livorno.

Dopo abitazioni, banche, cattedrali, musei, teatri, il Botta nazionale si è cimentato con una cantina monumentale.

Il committente è Vittorio Moretti, famoso imprenditore e viticoltore italiano, leader dei produttori di Franciacorta, un vino a denominazione controllata lombardo. Moretti ha affidato l’azienda toscana alla figlia.

“L’idea architettonica di Mario Botta” – ha dichiarato il committente – “si è rivelata una straordinaria idealizzazione delle esigenze di prodotto e di processo.

Volevamo infatti una cantina moderna, funzionale, ma rispettosa delle tradizioni di un territorio unico, la Maremma toscana, ricco di storia e di bellezza paesaggistica”.

Mario Botta è stato scelto dal committente, che già lo conosceva personalmente, per le sue “scelte innovative e coraggiose”, ma anche perché è stato “capace di subordinare ed integrare le proprie esigenze estetiche alla nostra filosofia di produzione e al carattere del territorio”.

Il tempio nella vigna

Petra ha l’ambizione di proporsi quasi come uno Chateux francese, sposando l’interesse vitivinicolo a quello architettonico. L’azienda si prefigge infatti la produzione di vini rossi di alto livello qualitativo, per una clientela scelta.

Botta ha realizzato per l’azienda Petra un edificio che è immediatamente riconducibile al suo stile e che si nota anche da lontano. Un volume cilindrico, come un anello di pietra insediato in mezzo alle coltivazioni

Il cilindro accoglie all’interno le attività di produzione ai livelli superiori e di invecchiamento in quelli sotterranei. Una lunga galleria penetra la montagna fino a toccare una parete di roccia.

Botta ricorda in un volumetto dedicato alla cantina che l’idea del progetto è nata da uno schema sottopostogli da Vittorio Moretti: uno schizzo in cui c’era un cerchio con ai lati due braccia rettangolari. “La cantina di Suvereto è la messa in forma di quello schema iniziale”, scrive Botta.

Interessante notare che l’azienda Petra si è insediata a Suvereto – dove peraltro vi sono testimonianze enologiche che risalgono ai Greci e agli Etruschi – non solo per la bellezza del paesaggio e per il clima adatto, ma proprio per la qualità del suolo.

swissinfo, Raffaella Rossello

La cantina, inaugurata ufficialmente l’11 ottobre, si sviluppa su una superficie di 800 mq.

Dispone di una capacità produttiva di 800 mila bottiglie.

Per ora l’azienda Petra produce due vini: il Val di Cornia rosso e Petra IGT (Indicazione Geografica Tipica) Toscana oltre ad un pregiato olio d’oliva.

Tra gli edifici più importanti realizzati da Mario Botta il Museo d’Arte moderna di S.Francisco.

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