Borsa svizzera scivola in rosso e chiude in calo, SMI -1,29%
(Keystone-ATS) Dopo un avvio positivo i listini della Borsa svizzera sono passati sotto la parità sul mezzogiorno e hanno ampliato sempre più le perdite. Alla fine l’SMI ha chiuso con un -1,29% a 11’579.14 punti, l’SPI con un -1,44% a 14’859.42 punti, entrambi ai minimi di giornata.
Sul listino principale, con tutti i titoli in rosso, i cali più pesanti sono stati registrati da Lonza (-3,29% a 534.60 franchi), Nestlé (-2,63% a 119.38 franchi), Givaudan (-2,62% a 3’527.00 franchi), Richemont (-2,39 a 106.15 franchi), SGS (-2,07% a 2’407.00 franchi) e Partners Group (-2,02% a 1’018.50 franchi).
Holcim ha chiuso in calo dell’1,30% a 47.23 franchi dopo che la Corte d’appello di Parigi ha confermato oggi l’incriminazione di Lafarge per complicità in crimini contro l’umanità in relazione alle attività in Siria tra il 2013 e il 2014. Hanno perso oltre un punto percentuale pure Geberit (-1,32% a 522.40 franchi), Swisscom (-1,27% a 573.00 franchi) e Swiss Re (-1,13% a 81.92 franchi).
Da parte sua Logitech, che inizialmente ha approfittato di una raccomandazione d’acquisto di UBS arrivando a guadagnare attorno al 6%, ha terminato in flessione dello 0,92% a 58.32 franchi.
Nel mercato allargato da segnalare che Dätwyler ha lasciato sul terreno il 16,14% a 239.00 franchi dopo aver abbassato le sue previsioni per l’intero esercizio 2022: il fatturato dovrebbe attestarsi tra 1,15 e 1,20 miliardi e il margine EBIT tra il 13 e il 16%. Male anche Zur Rose (-8,76% a 100.00 franchi esatti) dopo che due grandi azionisti hanno abbassato la loro quota nel gruppo turgoviese.
