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Borsa svizzera chiude in rialzo, SMI +1,11%

(Keystone-ATS) La Borsa svizzera ha chiuso in rialzo, con l’indice dei titoli principali SMI che ha terminato in progressione dell’1,11% a 8’557.51 punti e l’indice completo SPI dello 0,92% a 10’275.15.

Dopo che gli scorsi giorni il mercato azionario elvetico aveva subito notevoli perdite (ieri ha raggiunto il punto più basso in 16 mesi), oggi il listino zurighese si è ripreso, sulla scia dei mercati asiatici e analogamente alle principali piazze europee, hanno indicato le agenzie finanziarie awp e Reuters. Partita positiva pure Wall Street, mentre è in corso a Sintra, in Portogallo, il forum della Banca centrale europea (Bce), dove è presente anche il presidente della Fed, Jerome Powell.

La reazione alla disputa commerciale tra Usa e Cina è stata esagerata, ha indicato un trader interpellato da awp. Tuttavia vi sono dubbi sul fatto che questa fase di ristabilimento durerà. Gli analisti del Credit Suisse, interpellati dalla Reuters, sono meno scettici: ritengono “improbabile” una guerra commerciale a causa dei costi politici correlati e sono convinti che le parti alla fine troveranno un accordo tramite trattative.

A trascinare in alto il listino elvetico sono stati soprattutto i tre pesi massimi difensivi Roche (+2,56% a 216.45 franchi), Nestlé (+1,14% a 74.68 franchi) e Novartis (+1,01% a 74.02 franchi), ma anche i bancari UBS (+1,49% a 15.29 franchi), Credit Suisse (+1,06% a 15.23 franchi) e, in minor misura, Julius Baer (+0,38% a 58.54 franchi). Il colosso dell’alimentare vodese ha peraltro fatto sapere oggi di voler rafforzare la sua posizione dominante nel commercio del caffè, soprattutto negli Stati Uniti.

Nel settore del lusso, Swatch (+1,06% a 475.30 franchi) ha fatto meglio di Richemont (+0,25% a 87.80 franchi). Quest’ultimo ha annunciato il delisting dei titoli della piattaforma italiana di vendita online Yoox Net-a-Porter dalla Borsa di Milano a partire da oggi. Richemont ha sborsato il gennaio scorso 2,5 miliardi di euro (2,86 miliardi di franchi) per prendere il controllo totale di Ynap, specializzato nei prodotti di lusso.

Nella seconda metà di giornata alcuni titoli sono scivolati in negativo: è il caso di Sika (-0,37% a 136.20 franchi), Swiss Life (-0,03% a 340.50 franchi) e Adecco (-0,03% a 59.38 franchi). In generale hanno registrato una performance meno brillante degli altri i titoli ciclici – oltre a Sika e Adecco, in particolare Givaudan (+0,14% a 2’212.00 franchi), LafargeHolcim (+0,56% a 50.30 franchi) e ABB (+0,58% a 22.36 franchi) e quelli assicurativi, in particolare Zurich (+0,03% a 295.30 franchi).

Sul mercato allargato sotto i riflettori ha chiuso Banca Cler (+25,60% a 52.00 franchi), dopo che stamattina la Banca cantonale di Basilea (BKB), che detiene già il 75,8% dei titoli, ha offerto per le azioni restanti un prezzo di 52 franchi l’una e ha annunciato che terminato il riacquisto Cler sarà ritirata dalla Borsa svizzera.

Giornata a vele spiegate anche per Idorsia (+6,28% a 27.76 franchi) e Mikron (+17,24% a 10.20 franchi). Il gruppo biotecnologico renano ha beneficiato dell’avvio della fase di studio III per il medicamento Aprocitentan per curare l’alta pressione, mentre Mikron ha registrato nel primo semestre una crescita del fatturato del 25%. Gli analisti della Banca Vontobel hanno quindi alzato la loro valutazione sul gruppo biennese specializzato nella fabbricazione di sistemi di lavorazione e assemblaggio.

Infine Klingelnberg, fabbricante di macchinari per ingranaggi zurighese che ha debuttato oggi alla Borsa svizzera, ha finito in crescita del 6,06% (a 52.50 franchi).

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