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Borsa svizzera: chiude in ribasso, SMI -0,24%

Gli investitori hanno assunto oggi un atteggiamento essenzialmente attendista. KEYSTONE/CHRISTIAN BEUTLER sda-ats

(Keystone-ATS) La borsa svizzera chiude anche la seconda seduta settimanale in ribasso: l’indice dei valori guida SMI ha terminato a 12’021,09 punti, in flessione dello 0,24% rispetto a ieri, mentre il listino allargato SPI ha perso lo 0,31%, scendendo a 15’457,44 punti.

Gli investitori hanno guardato oggi con apprensione agli ultimi sviluppi in Cina: diversi titoli del paese asiatico sono risultati parecchio sotto pressione dopo che le autorità hanno promosso una stretta in materia di regolamentazioni. L’intervento, che ha interessato i valori del settore tecnologico, viene visto come un segnale concreto dei rischi che corrono gli investitori esteri.

Visti i fattori di incertezza diversi operatori del mercato hanno preferito tirare i remi in barca e realizzare i guadagni delle ultime settimane. Questo anche in previsione della riunione della Federal Reserve di domani sui tassi. Sul fronte congiunturale va segnalato l’aumento delle stime sulla crescita mondiale avanzato dagli economisti del Fondo monetario internazionale.

Sul listino elvetico non sono passate inosservate, nel segmento del lusso, le pesanti perdite di Swatch (-2,42% a 302,90 franchi) e Richemont (-2,22% a 114,55 franchi), valori che erano saliti parecchio sulla scia degli ultimi conti aziendali. In modo non perfettamente allineato si sono mossi i titoli più ciclici come Holcim (-0,37% a 53,36 franchi), Sika (-0,67% a 313,50 franchi), ABB (-0,21% a 33,62 franchi) e Geberit (+0,08% a 733,40 franchi).

La seduta si è rivelata moderatamente negativa per i bancari UBS (-0,10% a 14,85 franchi) e Credit Suisse (-0,57% a 9,37 franchi). Tutti con il segno meno hanno terminato anche gli assicurativi Swiss Life (-0,38% a 467,10 franchi), Swiss Re (-0,07% a 83,68 franchi) e Zurich (-0,38% a 367,10 franchi).

Ha cercato di contrastare la corrente generale Nestlé (+0,17% a 114,52 franchi), ferma al palo è rimasta Roche (invariata a 344,55 franchi), mentre si è disimpegnato il terzo peso massimo difensivo, Novartis (-0,28% a 83,28 franchi).

Nel mercato allargato ha informato sull’andamento degli affari Logitech (-9,86% a 110,10 franchi): i dati si sono rivelati molto buoni, ma agli analisti non è piaciuta la moderazione mostrata dalla dirigenza riguardo alle prospettive per l’insieme dell’esercizio. A nuovi massimi di sempre è invece salita Lindt & Sprüngli (3,94% a 105’500 franchi), favorita da rallegranti cifre relative al primo semestre.

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