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Borsa svizzera: chiude contrastata, SMI +0,19%

Il mese di giugno si è rivelato positivo per gli investitori. KEYSTONE/ENNIO LEANZA sda-ats

(Keystone-ATS) La borsa svizzera chiude contrastata: l’indice dei valori guida SMI ha terminato a 11’810,80 punti, in progressione dello 0,19% rispetto a ieri e nuovo massimo, mentre il listino allargato SPI ha perso lo 0,01%, scendendo a 15’151,84 punti.

La giornata è stata dominata dalla riunione del comitato direttivo della Banca centrale europea (Bce) e dalla pubblicazione del dato sull’inflazione negli Stati Uniti. Entrambi gli eventi, molto attesi ormai da giorni, non hanno in pratica avuto alcun impatto sui corsi: da Francoforte non sono giunte novità, mentre il rincaro di maggio negli Usa – 5% annuo, il più elevato dal 2008 – era almeno in larga parte già previsto.

Sono però d’altro canto anche mancati impulsi in grado di dare una nuova spinta ai corsi, pur in un quadro tendenzialmente positivo che ha permesso all’SMI di stabilire un nuovo record di giornata a 11’834 punti, chiudendo per l’ottava volta consecutiva con il segno più. Resta ora da vedere se la ripresa economica globale post-Covid basterà a mantenere l’orientamento rialzista.

Per quanto riguarda i singoli titoli, ha trainato il listino Novartis (+1,59% a 83,56 franchi), mentre si sono defilati gli altri due pesi massimi difensivi, Roche (+0,18% a 340,75 franchi) e Nestlé (-0,16% a 113,74 franchi). Ispirata – come spesso è accaduto negli ultimi mesi – è apparsa Lonza (+1,30% a 653,40 franchi) e nuovi passi avanti sono stati compiuti da Givaudan (+1,46% a 4230,00 franchi).

In modo non unitario si sono mossi i valori maggiormente dipendenti dalla congiuntura come ABB (-0,71% a 30,93 franchi), Geberit (-0,69% a 662,80 franchi), Holcim (+1,37% a 56,28 franchi) – che ha annunciato un’iniziativa per riciclare le pale eoliche – e Sika (+0,10% a 292,10 franchi). La giornata si è rivelata negativa, nel segmento del lusso, sia per Richemont (-1,38% a 114,65 franchi) che per Swatch (-1,81% a 324,80 franchi).

Non hanno convinto i bancari UBS (-0,38% a 14,55 franchi) e Credit Suisse (-0,72% a 9,59 franchi), come pure gli assicurativi Swiss Life (-0,44% a 454,20 franchi), Swiss Re (-0,10% a 83,80 franchi) e Zurich (-0,73% a 368,20 franchi).

Nel mercato allargato va segnalata Relief Therapeutics (-1,75% a 0,23 franchi), interessata da un’indagine delle autorità di controllo borsistico per violazione delle normative sulla divulgazione di informazioni. Il titolo è sceso inizialmente del 9%, ma è stato poi in grado di risollevarsi almeno in parte.

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