Prospettive svizzere in 10 lingue

Battaglia nei cieli fra Iran e Israele

Le alture del Golan, al confine fra Siria e Israele. KEYSTONE/EPA/ATEF SAFADI sda-ats

(Keystone-ATS) Dopo anni di scontri a distanza, spesso col coinvolgimento di attori locali, Iran e Israele si sono dati battaglia nella notte sui cieli della Siria e delle Alture del Golan, rivendicate da Damasco ma controllate dallo Stato ebraico.

E dopo la tensione palpabile di questa mattina, una calma tesa si respira nella regione dove si rincorrono però insistenti le accuse incrociate tra Teheran e Tel Aviv. Anche se il rischio di una guerra su larga scala sembra per ora scongiurato.

Nel braccio di ferro retorico interviene anche Hezbollah, la milizia libanese filo-iraniana, secondo cui l’abbattimento del caccia di Israele segna una “nuova fase strategica” e un cambio negli equilibri di forze.

Gli analisti mediorientali intravedono nel botta e risposta senza precedenti tra Iran e Israele, con l’appoggio logistico e militare diretto di Damasco, una “pericolosa escalation”. Sui media panarabi vicini all’Arabia Saudita, rivale della Repubblica islamica, si afferma che “l’Iran vuole infiammare la regione”, lanciando “una sfida a Israele”.

La tv del Qatar al-Jazeera dà spazio al fatto che l’Iran e la Siria offrano versioni contrastanti, se non opposte, di quanto accaduto nella notte. Da Teheran e Damasco smentiscono che il drone iraniano abbia sconfinato in Israele. E accusano lo Stato ebraico di mentire per nascondere i suoi crimini.

Per la tv al-Manar, degli Hezbollah, “è ora chiaro che è stato messo un limite alle scorribande (ostili) nei cieli e nei territori della Siria”. E sulla tv al-Mayadin, in arabo ma vicina all’Iran, alcuni commentatori sostengono che “la contraerea siriana è riuscita in un’impresa senza precedenti, abbattendo l’elite dell’élite dell’aviazione israeliana”.

La partita è in realtà sembra tutta aperta. E il vero arbitro della contesa appare più che mai essere la Russia, alleato strategico sia di Israele che dell’Iran. Per questo, da Mosca hanno invitato le parti alla moderazione e a non violare le rispettive sovranità territoriali.

Sempre al-Jazeera, assieme ad altri media, si interroga su quale ruolo possa avere la Russia, e se Mosca era al corrente di quanto si stava preparando tra il Golan, la Galilea e la Siria centrale. Proprio nei giorni scorsi, gli Stati Uniti a guida della Coalizione anti-Isis avevano bombardato postazioni di milizie filo-iraniane nella Siria orientale.

Anche in quel caso, sottolineano gli analisti, Mosca è apparsa come un elemento di mediazione e non solo come un attore di parte: la Russia è sì alleata di Damasco ma sulla Siria si coordina costantemente con Washington, Teheran e Tel Aviv.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR