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La faccia nascosta dei biglietti da 1’000 franchi

Il numero di banconote da 1'000 franchi emesse dalla Banca nazionale svizzera è in ascesa: questi biglietti sono utilizzati anche come valore rifugio Keystone

In Svizzera circolano sempre più biglietti da 1’000 franchi. Nonostante la loro apparente popolarità – globalmente corrispondono ad un decimo delle banconote stampate – solo poche persone hanno avuto in mano finora un biglietto di banca di questo valore.

Il valore complessivo dei biglietti da 1’000 franchi emessi dalla Banca nazionale svizzera (BNS) era pari a 35 miliardi di franchi nel 2012. Rispetto al valore totale delle banconote in circolazione, la loro quota parte è salita dal 50% nel 2011 al 60% l’anno scorso.

A titolo di paragone, i biglietti da 500 euro (poco più di 600 franchi) rappresentano soltanto un terzo delle banconote stampate dalla Banca centrale europea. Mentre le autorità europee si preoccupano per i rischi di falsificazione del loro biglietto di maggior valore, in Svizzera la banconota da 1’000 franchi non suscita grandi timori, almeno a livello ufficiale.

L’impiego dei biglietti di banca rimane alquanto popolare in Svizzera, osserva Silvia Oppliger, portavoce della BNS. Molta gente continua a ritirare soldi dagli sportelli delle banche per pagare i conti mensili presso gli uffici postali. A livello mondiale, solo in Giappone vi è una circolazione così grande di biglietti di banca.

“Da un lato, per molte persone, le banconote sono comode da usare. Dall’altro, la protezione della sfera privata riveste una grande importanza in Svizzera. E questo vale anche per le banconote, che permettono di effettuare dei pagamenti senza fornire nessun dato personale”, spiega Silvia Oppliger.

La Svizzera figura tra i pochi paesi che mettono in circolazione banconote di grande taglio (100, 200 e 1’000 franchi).

A titolo di confronto, i biglietti di banca con il valore più alto negli Stati uniti sono le banconote da 100 dollari, pari a 93 franchi, mentre in Gran Bretagna sono emessi biglietti da 50 sterline (72 franchi).

Le banconote svizzere vengono utilizzate spesso anche come bene di rifugio: sono conservate nelle casseforti delle banche, a fianco di lingotti d’oro. Questi valori possono essere incassati molto più rapidamente.

Le banconote svizzere sono estremamente difficili da contraffare. Nel 2012, sono stati rinvenuti solo 134 biglietti da 1’000 franchi falsi. Secondo fedpol, si trattava quasi sempre di contraffazioni di bassa qualità.

Economia sommersa

Il biglietto viola da 1’000 franchi, in cui è ritratto lo storico del 19° secolo Jacob Burckhardt, è al secondo posto nella classifica mondiale delle banconote con il maggior valore. È superata solo dal biglietto da 10’000 dollari di Singapore, pari a circa 7’350 franchi. La banconota da 500 euro figura in terza posizione.

Ufficialmente, l’alto valore e il gran numero di banconote da 1’000 franchi in circolazione in Svizzera non costituiscono un problema. L’Ufficio di comunicazione per il riciclaggio di denaro (MROS) e l’Ufficio federale di polizia (fedpol) dicono di non sapere che tipo di banconote vengono utilizzate nelle transazioni sulle quali vigilano.

“Di tanto in tanto, delle transazioni in contanti sono riportate al MROS. Tuttavia, gli intermediari finanziari indicano il valore totale della somma e non il taglio delle banconote”, rileva Alexander Rechsteiner, portavoce di fedpol. “Da parte nostra ci preoccupiamo per l’economia sommersa in generale, il taglio delle banconote coinvolte non svolge alcun ruolo”.

Tuttavia, l’elevato valore del franco svizzero permetterebbe di nascondere e di trasportare grandi quantità in piccoli contenitori. Una pila di biglietti da 1’000, per un valore di 1 milione di franchi, ha uno spessore di soli 10 centimetri e un peso di 1 chilogrammo. Ossia, meno della metà di di una pila di 500 euro dello stesso valore, indica il sito 1000000-euro.de. A titolo di confronto, 1 milione di dollari in banconote da 100 pesa circa 10 chili.

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Uso criminale

Nel 2010, le grandi banche britanniche hanno deciso di interrompere la vendita di banconote da 500 euro. Una decisione adottata in seguito ad un’inchiesta della Serious Organised Crime Agency (SOCA), dalla quale risultava che 9 di questi biglietti su 10 venivano utilizzati in Gran Gran Bretagna da criminali per scopi illegali, come la corruzione, l’evasione fiscale, il riciclaggio di denaro e il terrorismo.

“Non vi è dubbio che in Gran Bretagna la domanda principale per i biglietti 500 euro proviene dal crimine organizzato”, aveva allora dichiarato Ian Cruxton, vice direttore della SOCA. Lo scorso 25 aprile, il vice-presidente della Banca centrale europea, Vitor Constancio, ha dichiarato che il legislatore europeo avrebbe esaminato la possibilità di ritirare le banconote da 500 euro.

I biglietti da 1’000 dollari canadesi sono già stati tolti alla circolazione nel maggio 2000, nel quadro della lotta contro il crimine organizzato. Anche dalle indagini della polizia canadese risultava che queste banconote erano impiegate principalmente per riciclare denaro sporco.

Maggiori controlli

“L’Ufficio di comunicazione e la polizia federale dovrebbero controllare più da vicino chi e per che cosa vengono utilizzati i biglietti da 1’000 franchi”, suggerisce Mark van Thiel, ex vice capo di MROS. “Le autorità svizzere dovranno prima o poi fare i conti con questo problema. I biglietti di grande taglia sono strumenti che possono aiutare i criminali a spostare molto più agevolmente dei capitali.

Secondo Mark van Thiel, oggi direttore della società di consulenza TVT a Zurigo, non va inoltre trascurato il problema dell’evasione fiscale, facilitata dai biglietti grande taglio. “Il denaro è utilizzato per pagare una parte degli acquisti sotto banco”.

Da quando le autorità svizzere hanno rafforzato i controlli delle transazioni bancarie, i criminali si sono visti costretti a ripiegare su altri canali meno facili da monitorare, come l’uso delle banconote, in particolare quelle di grande taglio.

In base alla legge sul riciclaggio di denaro del 2010, le banche svizzere devono verificare l’autenticità delle informazioni fornite dal cliente per ogni transazione di oltre 25’000 franchi.

Se un cliente è sospettato di essere legato ad attività criminali, le banche devono avviare un’inchiesta, che potrebbe portare a un rinvio a giudizio per frode fiscale, insider trading o finanziamento del terrorismo.

Nel 2012 l’Ufficio delle comunicazioni per il riciclaggio di denaro (MROS), che fa parte della polizia federale, ha ricevuto segnalazioni di attività sospette per un totale di oltre 3,2 miliardi di franchi.

Queste operazioni sono avvenute principalmente nelle piazze finanziarie di Zurigo, Ginevra e Ticino.

In caso di transazioni illegali, gli autori privilegiano spesso l’impiego di denaro liquido, dal momento che non lascia quasi tracce rispetto alle carte di credito o alle operazioni bancarie.

Beni rifugio

Tra la gente in Svizzera non circolano molte banconote da 1’000 franchi. I negozianti sono costretti ad accettare anche questi biglietti di banca. Nei piccoli negozi, molti non nascondono la loro riluttanza o si trovano spesso a corto di denaro per versare il resto.  

Le banconote da 1’000 franchi vengono però regolarmente ritirate dagli sportelli bancari, osserva Haspeter Merz, segretario del consiglio di amministrazione della Banca cantonale di Berna (BEKB). Questi biglietti sono impiegati soprattutto per grandi acquisti, ad esempio per comperare automobili.

Secondo uno rapporto della BNS, l’alta percentuale di biglietti da 1’000 franchi in circolazione mostra che queste banconote non servono solo come mezzo di pagamento, ma anche per costituire delle riserve di valori. In altre parole, diverse persone accumulano delle pile di questi biglietti nei loro scrigni o nelle casseforti delle banche, soprattutto in tempi di maggiori incertezze economiche.

Piccoli criminali

In base alla polizia di Zurigo, non si osserva un grande uso a fini criminali delle banconote da 1’000 franchi. I trafficanti di droga, ad esempio, preferiscono fare ricorso a banconote di piccolo taglio, che sono molto più facili da utilizzare.

Le banconote da 200 franchi sono quelle che vengono sequestrate più spesso nel corso delle retate di polizia, indica Marc Besson, portavoce della polizia cantonale di Zurigo. “Ritroviamo biglietti da 1’000 franchi quasi soltanto in casi di truffe a persone anziane”. Stesse costatazioni fatte anche dalla polizia di Berna.

Ciò non sorprende Mark van Thiel: “Non sono generalmente i piccoli criminali, in fondo alla catena, che si servono di queste banconote, ma piuttosto coloro che tirano i fili di questi traffici”.

Traduzione di Armando Mombelli

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