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Vittime di ansia, dubbi, crisi e stati depressivi

Non solo gli adulti, ma anche bambini e giovani soffrono a causa dello stress, spesso con gravi conseguenze per la salute. È il punto sottolineato da Pro Juventute con la campagna nazionale "Meno pressione. Più infanzia", che chiama genitori, educatori e insegnanti all'azione per combattere il fenomeno.

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Da diversi anni il settore di consulenza dell’associazione registra un aumento delle richieste legate a “gravi problemi personali”, che scaturiscono in ansia, dubbi interiori, crisi e stati depressivi, si legge in un comunicato odierno. Nel primo semestre del 2017, il 29,5% delle richieste riguardava proprio questi temi, mentre nel 2012 era solo il 17,5%.

Uno studio dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) conferma questa tendenza: il 27% degli undicenni accusa problemi del sonno, mentre nel 2002 la quota era al 19%. Il 15% si sente invece spesso avvilito (nel 2002 l’11%). Questi classici sintomi causati dallo stress gravano sempre di più sulle spalle dei bambini.

Secondo uno studio di Juvenir, pubblicato nel 2015, in Svizzera circa la metà dei giovani dai 15 ai 21 anni si sente spesso o molto spesso stressata o non all’altezza della situazione. Se la pressione perdura, sottolinea Pro Juventute, possono insorgere sintomi cronici come mal di testa e mal di pancia oppure svogliatezza e disturbi del sonno, causando “stati depressivi o addirittura pensieri suicidi”.

Vita troppo organizzata

“Spesso i genitori tendono a voler preparare i loro figli fin da piccoli alle esigenze della nostra società efficentista, in modo che abbiano accesso a tutte le opzioni”, spiega Katja Wiesendanger, direttrice di Pro Juventute. “Con la buona intenzione di voler sempre e solo il meglio per i loro figli, molti genitori organizzano il tempo libero dei bambini fin nei minimi dettagli. Anche gli hobby devono soddisfare un obiettivo promettente e utile”.

Lasciate giocare i bambini

Il gioco libero viene sempre più spesso considerato come una perdita di tempo. Ma è un errore: infatti, il mondo scientifico conferma che tale pratica è fondamentale per lo sviluppo infantile. La maggior parte dei bambini stressati e sotto pressione lamenta proprio la mancanza di tempo per fare quelle cose che procurano divertimento.
Con la campagna lanciata oggi, Pro Juventute vuole sensibilizzare al problema le persone coinvolte con l’obiettivo di ridurre lo stress che grava sulle giovani generazioni. In una seconda fase la campagna si dedicherà all’approfondimento delle conoscenze sul tema da parte dei bambini e dei giovani tramite uno studio. Nella terza fase, verranno poi elaborate misure basate sull’esito della ricerca.

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