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AVS flessibile? Il popolo non vuole rischiare

Lotta alla pedofilia e AVS Flessibile protatoniste dei commenti della stampa nazionale swissinfo.ch

Due temi al centro dei commenti della stampa nazionale all'indomani delle votazioni popolari: l'approvazione dell'iniziativa sull'imprescrittibilità dei reati di pornografia infantile e la bocciatura dell'AVS flessibile.

I due temi in votazione sono fondamentalmente al centro delle analisi sui giornali svizzero tedeschi, che in prima pagina prestano tuttavia maggiore attenzione alla bocciatura dell’iniziativa per l’introduzione del pensionamento flessibile.

I quotidiani romandi dedicano ampio spazio alla vittoria dell’iniziativa contro la pedofilia, portata avanti con pochi mezzi ma con grande determinazione. Il foglio romando Le Temps definisce questo successo “un exploit”.

Avs flessibile

Der Bund , il quotidiano di Berna, parla di una “sconfitta” per la sinistra, pur ammettendo che il no espresso in modo così chiaro (58,6%), costituisce una sorpresa. Sulla stessa linea – nell’evidenziare il passo falso della sinistra e dei sindacati nel chiedere un pensionamento flessibile finanziariamente insostenibile – anche la Basler Zeitung. I tempi di crisi economica che incombono anche sulla Svizzera, hanno evidentemente contribuito alla bocciatura.

Anche la Neue Zürcher Zeitung (NZZ) evidenzia i nodi finanziari dell’iniziativa della sinistra, che in un momento di crisi sono forzatamente più intricati. “In un momento di tempi incerti – si legge dalle colonne della NZZ – il popolo svizzero non vuole saperne di sperimentazioni politiche”. “Il futuro dell’AVS non può essere finanziato senza tener conto dell’evoluzione della speranza di vita e di un nuovo patto fra le generazioni” si legge sulla prima pagina del foglio ticinese Corriere del Ticino.

I tre quotidiani sottolineano, tuttavia, che sul pensionamento flessibile sarà necessario trovare una soluzione. L’undicesima revisione dell’AVS e le varianti di pensionamento flessibile saranno del resto discusse a livello parlamentare. L’obiettivo è quello di “trovare soluzioni eque – puntualizza il Corriere del Ticino – anche per le fasce di persone meno abbienti” e per coloro che hanno esercitato lavori logoranti”.

Pedofili con le spalle al muro

“Kein Pardon bei Kindern” titola il foglio zurighese Tages Anzeiger, che in prima pagina ha privilegiato il successo dell’iniziativa popolare lanciata dall’associazione “Marche Blanche”. L’approvazione massiccia dell’iniziativa sull’imprescrittibilità dei reati pedo-pornografici mostra, secondo il Tagi, quanto “al popolo svizzero stia a cuore la protezione dell’infanzia”.

Le Temps propone un titolo sue sei colonne “La victoire des victimes”, mettendo in evidenza quanto la nostra società attribuisca alle vittime un’attenzione sempre maggiore. laRegioneTicino sottolinea invece la supremazia “dell’emotività, che ha avuto la meglio sia sulla prudenza, sia sul buon senso”.

“Benché appaia soprattutto come una reazione emotiva – si legge sul Corriere del Ticino – il voto a favore dell’imprescrittibilità dei reati di pedofilia e pedopornografia. significa tolleranza zero nei confronti di chi approfitta sessualmente dei più deboli, in questo caso dei bimbi. Un segnale forte che chiede al legislatore un atteggiamento di massima vigilanza”.

Note critiche anche sul quotidiano vodese Le Matin: “Se la risposta è stata impressionante, è soprattutto inefficace. Quale pedofilo potrà mai frenare una legge nella soddisfazione delle proprie pulsioni”? Resta comunque evidente – e qui la stampa nazionale è unanime – lo slancio della popolazionem, che si è schierata chiaramente dalla parte dei bambini.

swissinfo

Imprescrittibilità pornografia infantile

Sì 1’206’222 – No 1’119’152
Percentuale 51,9% – 48,1%
Cantoni 18 – 5

Pensionamento flessibile
Sì 970’490 – No 1’374’107
Percentuale 41,4% – 58,6%
Cantoni 4 – 19

Le votazioni federali tengono banco anche sui principali giornali italiani. Il Corriere della Sera dà ampio risalto, focalizzandosi sul tema della droga e proponendo il seguente titolo: “Svizzera, la depenalizzazione della cannabis non passa al referendum – Parere favorevole invece per la legge sugli stupefacenti : distribuzione di eroina ai tossicodipendenti più gravi”.

La Repubblica commenta così: “È svolta in Svizzera. Gli elvetici da una parte hanno autorizzato la somministrazione dell’eroina ai tossicodipendenti dietro prescrizione medica, dall’altra hanno bocciato la legalizzazione della cannabis. Secondo uno studio recente, la Svizzera è il Paese europeo che fa più uso di cannabis, ma nonostante ciò, la proposta di legalizzarla non ha ricevuto il sostegno della maggioranza della popolazione”.

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