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Averi in nero: emersi 32 miliardi, di cui quasi un quinto in Ticino

Spuntano parecchi miliardi nelle nuove dichiarazioni. KEYSTONE/CHRISTIAN BEUTLER sda-ats

(Keystone-ATS) Una somma di almeno 31,7 miliardi di franchi: è l’ammontare totale degli averi non dichiarati che sono stati annunciati al fisco dall’anno 2010, stando a una indagine condotta dalla NZZ am Sonntag presso i 26 cantoni.

Ben più di quanto ci si aspettasse, sostiene il giornale.

Le cifre più elevate sono state registrate a Zurigo (6,9 miliardi), in Ticino (6,0), a Ginevra (4,4), a Basilea Città (3,1) e a San Gallo (2,0). Inoltre, secondo il domenicale, una parte significativa del denaro era depositato su conti in Liechtenstein, stato con cui da quest’anno – come con altri paesi – Berna ha introdotto lo scambio automatico di informazioni fiscali.

Dall’entrata in vigore della Legge federale relativa alla semplificazione del ricupero d’imposta in caso di successione e all’introduzione dell’autodenuncia esente da pena sono stati 90’000 i contribuenti che si sono fatti avanti, spiega il settimanale. Nel solo 2017 il loro numero è stato di 40’000, per un ammontare di 7,5 miliardi. Queste persone devono pagare le imposte arretrate, ma non vengono sanzionate.

Stando alla NZZ am Sonntag le cifre effettive sono superiori, perché diversi cantoni non rilevano questi dati, mentre Appenzello Interno si rifiuta di rivelare informazioni: questo perché vista l’esigua grandezza del cantone potrebbe essere possibile risalire a singoli contribuenti.

Secondo il giornale i parlamentari che hanno promulgato la legge non si aspettavano le cifre che stanno emergendo adesso. Affiorano quindi interrogativi sulla spesso sottolineata onestà di fondo del contribuente elvetico e del rapporto di fiducia che avrebbe con lo stato. D’altra parte vi è anche chi fa notare che i quasi 32 miliardi sono un’infima parte dei patrimoni tassati, che per esempio nel 2014 erano di 1756 miliardi.

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