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Un possibile caso di coronavirus in Ticino

Laboratorio per le analisi.
Il medico cantonale ha spiegato che si tratta di un uomo rientrato da meno di due settimane dalla Cina. Keystone / Tamas Soki

Sono attesi per sabato pomeriggio i risultati degli esami sul paziente rientrato dalla Cina, che da venerdì è stato posto in isolamento. L'uomo sta piuttosto bene. Intanto nel mondo aumentano i contagi e i decessi.

Il paziente ticinese sospettato di aver contratto il coronavirus, dopo essersi presentato venerdì verso le 14.30 alla clinica Moncucco con sintomi influenzali, ha risposto in modo affermativo alla domanda se avesse avuto contatti recenti con persone affette dal coronavirus o si fosse recato di recente nelle zone dell’epidemia.

“In Ticino ci sono già stati diversi casi sospetti di coronavirus, ma nessuno è mai stato confermato”. Lo ha dichiarato il medico cantonale Giorgio Merlani.

Il medico cantonale Giorgio Merlani ha spiegato che, nel caso specifico, si tratta di un uomo rientrato da meno di due settimane dalla Cina. “Il paziente è stato messo in isolamento per via di una forte influenza. Si tratta di una procedura ordinaria, i risultati dei test al quale è stato sottoposto saranno disponibili solo sabato pomeriggio”.

“In Svizzera ci sono stati diversi casi sospetti, e nessuno finora è stato confermato. Tuttavia, il protocollo ci impone di mettere in quarantena i pazienti con sintomi influenzali provenienti dalla Cina”. Merlani ha poi ricordato di non recarsi al pronto soccorso in caso si sospettasse di avere contratto il virus cinese, ma di contattare prima il proprio medico. Questo per evitare gli eventuali rischi di contagio.

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Bilancio nel mondo

Il bilancio delle vittime a causa del coronavirus sale a 722. Lo ha reso noto venerdì sera la commissione sanitaria nazionale cinese, spiegando che sono stati registrati altri 86 decessi dall’ultimo bollettino. Confermati anche altri 3’399 nuovi casi di positività al virus, che portano così a 34’500 il numero di persone infette nella nazione.

Prima vittima non cinese: un cittadino americano

Intanto sempre venerdì un cittadino americano è morto a causa del coronavirus a Wuhan. Lo rende noto l’ambasciata di Washington a Pechino. Si tratta della prima vittima statunitense da quando si è diffuso il virus. La sede diplomatica ha dichiarato che il decesso è avvenuto il 6 febbraio. È il primo caso di vittima non cinese, perché erano di cinesi anche gli unici due decessi avvenuti al di fuori della Cina continentale (a Hong Kong e nelle Filippone).

Nuovi casi sulla Diamond Princess

Continua a salire anche il numero delle persone infettate dal coronavirus a bordo della nave da crociera Diamond Princess, ancorata a Yokohama, in Giappone. Il Ministero della salute nipponico ha riferito di aver scoperto altri tre casi, spiegando che il totale delle persone che hanno contratto l’agente patogeno sulla nave è salito a 64. I tre passeggeri, due cittadini statunitensi e uno cinese, sono stati trasportati in un centro ospedaliero mentre vanno avanti i controlli sull’imbarcazione, a bordo della quale ci sono circa 3’700 passeggeri.


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