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Un’eredità unica non solo per la comunità gay

Rundbild Klarwelt der Seligen
Il dipinto circolare recentemente rinnovato può di nuovo essere ammirato. Ars Artis Ag

Dopo essere stato restaurato, il dipinto circolare "Il chiaro mondo dei beati" può di nuovo essere ammirato al Monte Verità, sopra Ascona. Il quadro, lungo 26 metri, opera del nobile omosessuale Elisàr von Kuppfer e che raffigura 86 figure nude, fu salvato negli anni '70 dal curatore d'arte Harald Szeemann.

Il complesso musealeCollegamento esterno del Monte Verità è ormai completo. Dopo un lungo restauro, il polittico “Il chiaro mondo dei beati” di Elisàr von KupfferCollegamento esterno (1872-1932) è di nuovo visibile al pubblico.

Il dipinto rappresenta l’ultimo tassello del museo, le cui fondamenta sono state gettate nel 1978 dal leggendario storico dell’arte e curatore Haralds Szeemann (1933-2005), con la sua mostra itinerante “Monte Verità Ascona: le mammelle della verità”.

Altri sviluppi

All’epoca, questa esposizione fu presentata a Zurigo, Berlino, Vienna e Monaco, prima di trovare una sede permanente nella Casa Anatta di Ascona, uno degli edifici storici della nota colonia vegetariana. In precedenza, Szeemann aveva salvato il dipinto circolare “Il chiaro mondo dei beati”, destinato alla discarica. La Kunsthalle di Basilea lo aveva esposto nel 1979, dopodiché era caduto lentamente nell’oblio.

Il quadro si trovava in una umida cantina del Sanctuarium Artis Elisarion di Minusio ed era gravemente danneggiato. Szeemann aveva fatto costruire un padiglione di legno per questa opera, ma da anni non era più accessibile ed era usato come deposito di mobili per l’albergo vicino.

Clarismo, irradiare il mondo

Elisàr von Kupffer
Elisàr von Kupffer, verso il 1902. elisarion.ch

Ma cos’è questo straordinario dipinto circolare? Porta la firma, come detto, di Elisàr von Kupffer, un nobile di Tallin* che si faceva chiamare Elisarion. Oltre ad essere scrittore ed artista, von Kupffer è stato il fondatore del clarismo, un movimento di natura neo-religiosa. Nel 1891 incontrò Eduard von Mayer (1873-1960), un filosofo e scrittore tedesco cresciuto a San Pietroburgo, che a partire dal 1897 divenne il suo compagno di vita.

Dopo aver viaggiato in lungo e in largo in Europa, arrivarono in Ticino nel 1915. Da Minusio, dove vivevano, intendevano fare in modo di irradiare nel mondo la neo-religione che avevano fondato, il clarismo. Tra le altre cose, questa corrente proclamava l’uguaglianza de sessi, facendo riferimento alle richieste di emancipazione delle donne e degli omosessuali.

Come altri movimenti simili dell’epoca, ad esempio la teosofia di Helena Blavatsky o l’antroposofia di Rudolf Steiner, voleva essere una risposta e un contrappunto al positivismo e alla visione scientifica del mondo, nonché ai concetti morali che predominavano all’epoca.

A Minusio costruirono nel 1925 il Sanctuarium Artis Elisarion che si trova ancora oggi in via Simen, ma è stato convertito in centro culturale del comune. Insieme al Goetheanum di Rudolf Steiner a Dornach, l’edificio rappresenta l’unica costruzione di tipo templare dell’inizio del XX secolo in Svizzera.

Sanctuarium Artis Elisarion in Minusio heute
Il Sanctuarium Artis Elisarion di Minusio. elisarion.ch

“Il chiaro mondo dei beati” fu installato in un annesso e doveva essere visto alla fine di una specie di pellegrinaggio. I visitatori dovevano in un certo senso passare dal “mondo confuso” al “mondo chiaro”.

Un paradiso degli omosessuali

Il polittico, lungo 26 metri, è composto da 16 tele, forma un quadro circolare e scenografico con un diametro di quasi 9 metri. È una specie di paradiso gay con 84 giovani nudi che si rilassano in un paesaggio idilliaco: un ghiacciaio, coste marine, prati ricoperti di fiori, laghi di montagna… I protagonisti sono riuniti in 33 scene, che l’autore descrive in versi.

Il dipinto è sotto la protezione dell’Ufficio dei beni culturali del Canton Ticino, che ha accompagnato l’intero progetto di restauro. Il restauro è stato finanziato dalla Fondazione Monte Verità e dall’Associazione Pro Elisarion – fondata nel 2008 con lo scopo di preservare il lavoro di Elisàr von Kupffer e Eduard von Mayer. 

Pavillon Rundbild Monte Verità
Il padiglione che racchiude il polittico di Elisàr von Kuppfer. Gerhard Lob

L’ex capo dell’Ufficio Federale della Cultura, David Streiff, ha deciso di aderire personalmente a questa associazione. Perché? “Quando Szeemann morì nel 2005, mi fu chiaro che toccava ora ad altri occuparsi dell’eredità di Elisarion”, dice Streiff.

Il dipinto si trovava in uno stato preoccupante. Streiff si è impegnato nella raccolta di fondi e ha trovato un grande sostegno tra la comunità gay in Svizzera, di cui lui stesso fa parte. Elisàr von Kupffer è considerato uno dei pionieri del movimento LGBT. “All’epoca, lui e il suo compagno cercavano di vivere in Ticino come coppia omosessuale creativa. Questo era abbastanza straordinario in un cantone cattolico”, dice Streiff.

Un arduo restauro

“Restaurare il quadro non è stato facile perché il materiale era molto danneggiato e le tele avevano delle pieghe; per esempio, una piccola parte del dipinto mancava addirittura del tutto e ha dovuto essere rifatta”, spiega Christian Marty, che si è occupato del restauro insieme alla sua compagna Petra Helm. 

Ausschnitt aus dem Rundbild Klarwelt der Seligen
Un dettaglio de “Il chiaro mondo dei beati”. Claudio Berger

Entrambi sono specialisti riconosciuti a livello internazionale nel restauro di panorami. In Svizzera sono noti in particolare per aver riportato a nuova vita il Panorama BourbakiCollegamento esterno, esposto a Lucerna.

Nel frattempo, non solo è stato restaurato il dipinto circolare, ma l’intero padiglione è stato rinnovato e dotato di aria condizionata. Nella zona d’ingresso sono stati installati pannelli informativi e i visitatori possono anche vedere un filmato. Altri dipinti di Elisàr von Kupffer sono esposti nella sala dove si trova il polittico. Sulla base di foto storiche è stato ricostruito anche un baldacchino che un tempo si trovava nell’Elisarion.

Qual è il valore di questo quadro circolare? “È un’opera completamente fuori dal tempo. È unica, non c’è niente di simile, osserva lo storico dell’arte David Streiff. Dalla corrente di pensiero del clarismo è emersa un’iconografia molto interessante, che porta dalle tenebre alla luce, che ha ripreso molti aspetti della storia dell’arte europea, compresi quelli religiosi, creando qualcosa di straordinario”.

Orari d’apertura: Sabato 14-18 h, Domenica e festivi 10-13/14-18 h, Il Monte Verità è aperto dal primo aprile al primo novembre. Informazioni: info@monteverita.org; www.monteverità.chCollegamento esterno; sull’Elisarion: www.elisarion.chCollegamento esterno

* In precedenza avevamo scritto “Riga”. Un errore corretto il 27 aprile 2021.

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