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La mostra dell’ONU sulla bomba atomica continua a ricordare le devastazioni

the mushroom cloud photographed from the ground of the 09 August 1945 atomic bombing of Nagasaki.
Una nuvola a forma di fungo comparve dopo che la bomba atomica fu sganciata su Nagasaki il 9 agosto 1945, uccidendo oltre 73'000 persone. Keystone / Nagasaki Atomic Bomb Museum

La collezione di Hiroshima e Nagasaki in mostra alle Nazioni Unite di Ginevra è stata appena rinnovata per un altro decennio. 

Le Nazioni Unite di Ginevra, dove si svolgono le conferenze sul disarmo, ospitano da dieci anni una mostra permanente di oggetti che testimoniano gli orrori dei bombardamenti atomici. In esposizione ci sono pannelli di fotografie di paesaggi devastati in un istante dalle bombe, un pezzo del muro esterno della chiesa di Urakami a Nagasaki, che si trovava molto vicino al centro dell’esplosione e fu smantellata dopo la guerra o frammenti di vetro e ceramica fusi dal calore della bomba. I siti e gli oggetti sono così malridotti che sono difficili da identificare a prima vista.

Agosto 2021 segna il 76° anniversario dei bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki. Alla cerimonia di commemorazione il 6 agosto, il sindaco di Hiroshima Kazumi Matsui ha rilasciato una dichiarazione di pace: “Insieme a Nagasaki e alle persone che la pensano come noi in tutto il mondo, ci impegniamo a fare tutto ciò che è in nostro potere per abolire le armi nucleari e illuminare la strada verso una pace mondiale duratura”. 

“Con rispetto al Governo giapponese, chiedo una mediazione produttiva tra gli Stati che possiedono armi nucleari e non nucleari”, ha aggiunto. La Dichiarazione di pace di Nagasaki, pubblicata all’inizio di agosto, conteneva dichiarazioni simili e chiedeva anche al Governo nipponico di unirsi alle discussioni del Trattato per la proibizione delle armi nucleari (TPNW) come osservatore. Nel testo si legge che “Nagasaki deve essere l’ultima città bombardata con la bomba atomica”.

Discussioni lente

Nel frattempo, il dibattito sul disarmo nucleare avanza lentamente. A gennaio è entrato in vigore il TPNW, che mette fuori legge lo sviluppo e il possesso di armi nucleari. Ma nessuno Stato dotato di questo tipo di armi ha aderito al trattato. Nemmeno il Giappone, l’unico Paese ad aver subito un attacco nucleare. Anche la Svizzera, sede dell’ufficio delle Nazioni Unite a Ginevra, ha prolungato la discussione sulla ratifica del TPNW fino alla fine del 2021 ed è cauta nel firmare il trattato. Mentre due di loro sono state sganciate su Hiroshima e Nagasaki, oggi ci sono ancora 13’400 bombe nucleari nel mondo.

Tatiana Valovaya, direttrice generale dell’ONU a Ginevra, spiega che la mostra sulla bomba atomica nell’atrio dell’edificio E ha lo scopo di continuare a influenzare la discussione sull’abolizione delle armi nucleari.

 “Questa mostra continuerà a preservare la memoria di ciò che è successo più di tre quarti di secolo fa. Situata nel cuore della capitale mondiale del disarmo, fornirà alla comunità internazionale di Ginevra un’ispirazione per impegnarsi per un mondo libero dal nucleare”, dice Valovaya.

L’ONU e il Governo giapponese hanno concordato il 9 agosto di estendere la mostra per altri 10 anni.

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