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“Ruag International deve diventare agile come una start-up”

Noé Flum / Ruag International

Il gruppo Ruag, specialista svizzero in materia di armamento, è diventato un gruppo tecnologico attivo a livello globale. Il suo nuovo direttore, André Wall, vuole cambiare la cultura aziendale di questo colosso di proprietà della Confederazione. Intervista.

Stabilimenti di produzione in 14 Paesi, 6’000 collaboratrici e collaboratori, di cui due terzi all’estero, attività nell’ambito dei mercati della navigazione aerea e spaziale o dell’addestramento di piloti civili: Ruag International, la più grande azienda d’armamento svizzera, ha diversificato le sue attività nel corso degli ultimi vent’anni.

André Wall. Gerry Nitsch / Ruag International

La Confederazione è l’unica azionista della Ruag International, anche dopo la recente scissione della Ruag in due gruppi aziendali: la Ruag MRO Holding SA, che lavora principalmente per l’esercito elvetico, e la Ruag International. Il progetto del governo di vendere una parte importante delle attività è stato affossato dal Parlamento. Questa decisione non ha però impedito al nuovo direttore André Wall di portare avanti i suoi progetti volti a trasformare l’azienda e a conquistare nuovi mercati in Asia.

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SWI swissinfo.ch: Di recente sono state scoperte gravi falle nella sicurezza informatica presso la vostra azienda. Come ed entro quando pensate di risolvere questi problemi?

André Wall: Voglio precisare che non abbiamo rilevato alcun indizio che ci sia veramente stato un attacco informatico. Tuttavia, nell’ambito delle verifiche abbiamo scoperto che ci sono alcuni punti deboli e abbiamo immediatamente adottato le misure adeguate. Inoltre, abbiamo allestito un piano di sette punti che prevede misure sul breve, sul medio e sul lungo termine. In questo processo abbiamo coinvolto esperti esterni.

Lei vuole rendere la Ruag International più agile e vicina ai clienti. Non era così in precedenza?

Visto che sono una persona che viene dal di fuori di questa azienda, porto un nuovo approccio e altre idee riguardo alla Ruag International e ai suoi consolidati processi. I nostri mercati si evolvono sempre più in fretta, soprattutto nel settore spaziale dove vengono lanciati continuamente nuovi razzi. Inoltre, imprenditori privati come Elon Musk contribuiscono a rivoluzionare questa industria. In questo contesto, una delle mie priorità è di cambiare la cultura aziendale.

Come intende cambiarla?

Anche se siamo un’azienda statale consolidata, dobbiamo diventare agili quanto una start-up ed essere capaci di reagire rapidamente alle richieste dei nostri clienti. Abbiamo sostituito gli obiettivi quadriennali con obiettivi da perseguire entro 100 giorni.

In generale, dobbiamo semplificare i processi, coinvolgere maggiormente i collaboratori e promuovere la cooperazione tra le varie sedi sparse per il mondo. Inoltre, i quadri dovrebbero ottenere una promozione sulla base delle capacità di realizzare progetti importanti piuttosto che su altri criteri tradizionali.

In quanto azienda di proprietà della Confederazione, la Ruag International sottostà a diverse autorità. Come fa ad essere comunque agile?

È vero. Non dobbiamo rendere conto solo al Consiglio federale e al nostro Consiglio di amministrazione, ma anche al Parlamento federale, al Dipartimento della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS), all’amministrazione federale delle finanze (AFF) e alla BGRB Holding [una holding temporanea a cui è stato affidato il compito della ristrutturazione della Ruag].

È una costellazione complessa, ma in passato sono stato confrontato con situazioni ben più complicate. Per esempio, come direttore tecnico presso Iberia avevo regolarmente a che fare con sette sindacati… O quando ero CEO di SR Technics Group, la proprietaria [Mubadala, il fondo sovrano degli Emirati arabi uniti] ci rivolgeva sempre molte richieste.

André Wall è nato in Germania nel 1964. Di formazione ingegnere ha all’attivo 25 anni di esperienza a livello internazionale nel settore dell’aviazione.

Prima di assumere nel novembre 2020 la carica di direttore generale (CEO) di Ruag Internazional è stato direttore tecnico presso Iberia.

In precedenza, è stato CEO di SR Technics, COO di Jet Aviation e presidente di MTU Aero Engines. Inoltre, ha ricoperto varie funzioni presso Rolls Royce Aero Engines e Toyota.

In concreto, quali rapporti ha con i vari rappresentanti della Confederazione?

Per principio, tutti i rappresentanti della Confederazione ricevono le stesse informazioni, contemporaneamente o un po’ per volta. In generale, otteniamo in fretta le loro prese di posizione e sento un forte desiderio da parte di tutti di promuovere questo processo in tempi brevi. Inoltre, a volte alcuni rappresentanti della Confederazione partecipano alle riunioni interne.

Quali sono le sinergie tra i quattro settori d’attività?

Questi settori non sono particolarmente interconnessi tra di loro e quindi la nostra attuale diversificazione richiede molta attenzione da parte della direzione generale. Visto che riteniamo che sia più saggio concentrare ulteriormente i nostri sforzi, prossimamente intendiamo vendere la MRO International. Inoltre, la vendita di Ammotec è prevista per quest’anno.

Come fate a trovare gli acquirenti?

Visto che siamo piuttosto conosciuti sul mercato, gli acquirenti si faranno avanti da soli con delle offerte. Tuttavia, abbiamo lanciato una gara d’appalto e facciamo capo ai servizi di una grande banca svizzera per professionalizzare queste transazioni.

Noé Flum / Ruag International

Il proprietario attuale ha definito dei criteri di vendita? 

Per ragioni di reputazione, la Confederazione deve approvare le transazioni, specialmente nel caso di Ammotec. Attualmente, la lista dei Paesi ai quali la Ammotec ha il diritto di vendere delle armi è definita da una legge. Si può quindi supporre che tale legge sarà applicata anche per definire la nazionalità degli acquirenti di Ammotec.

In una mozione, il Consiglio nazionale ha chiesto al Consiglio federale di bloccare la vendita di Ammotec per ragioni di sicurezza in materia di approvvigionamento.

Sì, è così, il Consiglio federale ci ha però confermato che dobbiamo proseguire con il processo di vendita. In ogni caso, la vendita non avrà praticamente alcun impatto sulla sicurezza dell’approvvigionamento militare della Svizzera. 

Quali conseguenze avrebbe per le attività della Ruag International la nuova iniziativa popolare federale “Contro l’esportazione di armi in Paesi teatro di guerre civili”?

Ruag International ha pochi clienti militari, tra questi ci sono l’esercito svizzero e soprattutto le forze armate di altri Paesi europei. Pertanto, l’impatto di questa iniziativa dovrebbe essere minimo.

Dopo la pandemia venderete anche le attività nell’ambito delle strutture aeree?

La pandemia ha avuto effetti disastrosi per l’industria aeronautica con un calo della domanda tra il 40 e il 50 per cento sull’arco di più anni. Per fortuna, percepiamo un certo miglioramento della situazione rispetto al 2020.

«La pandemia ha avuto effetti disastrosi per l’industria aeronautica »

Per quanto riguarda una possibile cessione delle nostre attività nell’ambito delle strutture aeree, seguiamo con attenzione l’evoluzione del settore. La decisione sarà presa a tempo debito. Sarebbe tuttavia un errore strategico vendere subito le nostre attività in questo ambito. Le offerte sarebbero poco interessanti in un momento di crisi.

Tecnici lavorano su un reattore di aereo.
Noé Flum / Ruag InternationalRuag International

La divisione della Ruag in due gruppi aziendali è stata completata? E quali sono state le sfide maggiori?

Lo scorporo non è stato per nulla semplice. I due gruppi aziendali sono separati da un punto di vista organizzativo dall’inizio del 2020. Attualmente, si devono ultimare alcuni lavori a livello informatico. La scissione e le vendite di alcuni settori hanno ridotto la complessità della struttura e ci hanno permesso di gestire meglio i nostri sistemi informatici. Gestire la confusione che questa separazione ha creato nei nostri clienti è stata una delle difficoltà maggiori con cui siamo stati confrontati.

Per evitare ulteriore confusione, cambieremo ufficialmente il nome del nostro gruppo nel corso del primo trimestre del 2022. Il nuovo nome sarà «Beyond Gravity». In questo momento stiamo preparando questo cambiamento.

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