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Arabia Saudita: retata anticorruzione, in manette anche Alwaleed

Tra gli arrestati vi sarebbe anche il principe Alwaleed bin Talal. (foto d'archivio) Keystone/AP/HASSAN AMMAR sda-ats

(Keystone-ATS) In Arabia Saudita ieri sera sono stati arrestati, in un’operazione senza precedenti, undici principi sauditi, quattro ministri, agenti e diverse dozzine di ex ministri, viceministri e uomini d’affari per ordine della nuova commissione anti-corruzione.

Tra gli arrestati, secondo quanto riporta il sito di Abc News, anche il principe e imprenditore multimiliardario Alwaleed bin Talal, presidente e amministratore delegato della società d’investimento Kingdom Holding Company.

Secondo quanto riporta il sito Al Sabaq, in manette sono finiti 11 principi e 38 ex funzionari sauditi. Alwaleed potrebbe essere chiamato a rispondere dell’accusa di riciclaggio. Coinvolti nel blitz anche l’ex ministro delle finanze Ibrahim al-Assaf e l’ex segretario generale della Corte reale, Khaled al-Tuwaijri. Con loro, secondo Al-Sabaq, gli ex capi delle agenzie per gli investimenti e per le telecomunicazioni e della Saudia, la compagnia aerea di bandiera.

Secondo fonti citate dalla Dpa “è possibile che anche altri vengano arrestati in questa retata perché Re Salman ed il principe ereditario sono decisi a sradicare la corruzione in questo paese”.

Gli arresti sono scattati nella serata di ieri: re Salman aveva ordinato poco prima la creazione di una commissione anti-corruzione affidandone la guida al figlio, il principe ereditario Mohammed. Il monarca ha attribuito all’agenzia ampi poteri, tra cui la possibilità di spiccare mandati di arresto, congelare beni e emettere divieti di viaggio.

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