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Anniversario per la ricerca ad alto livello

Keystone

Sullo Jungfraujoch, nel canton Berna, la stazione di ricerca più alta d'Europa festeggia i suoi 75 anni di vita. Vi si raccolgono dati d'importanza mondiale.

Situata a 3’571 metri d’altitudine, la stazione scientifica dello Jungfraujoch permette di studiare l’evoluzione storica dell’inquinamento atmosferico.

Quando sente «Jungfraujoch», la maggior parte della gente pensa ad una delle mete turistiche più conosciute della Svizzera. Venduta come «Top of Europe», la stazione ferroviaria più alta d’Europa attira frotte di ammiratori delle nevi eterne nella regione Jungfrau-Aletsch, inserita nel patrimonio mondiale dell’Unesco.

Ma «Jungfraujoch» non significa solto «stazione ferroviaria». È anche «stazione di ricerca scientifica», una stazione che festeggia i 75 anni di vita. Situata a 3’571 metri d’altitudine, permette di conoscere l’evoluzione dell’inquinamento atmosferico.

Nonostante la veneranda età della stazione e nonostante l’avvento dei satelliti, gli studiosi sono convinti che le indagini «sul terreno» effettuate tra le nevi dello Jungfraujoch rimangano indispensabili. Preziosissime, poi sono le immense raccolte di dati: le misurazioni sul lungo periodo sono infatti estremamente significative.

Da questo osservatorio alpino ricercatori provenienti da tutto il globo raccolgono dati che permettono di meglio capire il mondo, ha detto in un incontro con la stampa Brigitte Buchmann, del Laboratorio federale di prova dei materiali e di ricerca (EMPA).

Avvalendosi di queste informazioni, raccolte anche da MeteoSvizzera, gli scienziati possono identificare le sostanze dannose per l’aria, fornendo indicazioni importanti ai politici. Grazie a strumenti estremamente sensibili è infatti possibile, dalle Alpi, rilevare anche quantitativi minimi delle sostanze dannose sparse in Europa.

Dal mal di montagna all’inquinamento

In un primo tempo la stazione, costruita nel 1931 grazie alla perseveranza dell’esploratore e meteorologo Alfred de Quervain, era votata allo studio dell’astronomia e del mal di montagna. Oggi è uno dei centri di ricerca ambientale più rinomati d’Europa.

Gli scienziati studiano in particolare le minuscole bolle d’aria imprigionate nei ghiacci eterni della montagna. In questo modo possono valutare l’evoluzione della qualità dell’aria nel corso degli anni.

Nella stazione di ricerca, l’EMPA dispone di apparecchiature in grado di determinare l’ampiezza delle emissioni di gas a effetto serra, la loro origine e le loro variazioni nel tempo. Inoltre, gli scienziati – completamente indipendenti – verificano il rispetto degli accordi internazionali. Grazie agli studi effettuati sullo Jungfraujoch è possibile stabilire quali paesi non si attengono, per esempio, al protocollo di Kyoto.

Verso uno sfruttamento più ampio

In occasione del 75esimo della stazione, Erwin Flückiger, direttore della Fondazione di ricerca alpina in altitudine dello Jungfraujoch e del Gornergat, ha affermato che in futuro il centro potrebbe essere utilizzato anche per ricerche in altri ambiti scientifici, in particolare la microbiologia e la scienza dei materiali.

La stazione di ricerca è accessibile tutto l’anno, grazie alla ferrovia della Jungfrau costruita nel 1912. Inizialmente doveva raggiungere la vetta della montagna, ma per svariati motivi, si fermò sullo Jungfraujoch, l’avvallamento tra le cime della Jungfrau e del Mönch. Nello stesso luogo, una ventina di anni più tardi è sorto il centro di ricerca.

Attualmente vi lavorano i collaboratori di 25 gruppi di ricerca svizzeri e internazionali. I 20 apparecchi di misurazione automatica sono in funzione 24 ore su 24.

L’importanza dei dati raccolti sullo Jungfraujoch è riconosciuta anche dal Fondo nazionale per la ricerca scientifica che finanzia la stazione con 440’000 franchi l’anno.

swissinfo e agenzie

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Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica (FNS)

Questo contenuto è stato pubblicato al L’FNS è un’organizzazione privata, finanziata in gran parte dal Governo, che promuove la ricerca scientifica in Svizzera. Finanzia studi in tutte le discipline, dalla filosofia alla biologia, dalla nanotecnologia alla medicina. Il compito principale dell’FNS è di valutare i progetti che gli vengono sottoposti e di eventualmente finanziarli. Ogni anno sovvenziona circa 7’000 ricercatori, 5’000…

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La concessione per la costruzione della ferrovia della Jungfrau risale al 1894. Contemporaneamente nasce l’idea di costruire un osservatorio scientifico a 3’500 metri sul livello del mare.

Nel 1912 la ferrovia raggiunge lo Jungfraujoch. La stazione di ricerca – un’opera pionieristica – è inaugurata nel 1931. Nel 1937 segue quello che oggi è considerato il simbolo della stazione: l’osservatorio «Sfinge».

Da osservatorio astronomico e centro studi per le malattie legate all’altitudine, la stazione si è trasformata in centro di ricerca ambientale.

Il Laboratorio federale di prova dei materiali e di ricerca – conosciuto come EMPA, nome che corrisponde all’acronimo tedesco – si definisce, dal 1998, come centro di ricerca su materiali e tecnologie.

È legato ai Politecnici federali. Collabora con l’industria privata e diverse istituzioni pubbliche.

L’EMPA è presente in tre località (Dübendorf, San Gallo, Thun) e dà lavoro a 800 persone.

Ha un budget di 116 milioni di franchi l’anno, coperto per i due terzi dalla Confederazione.

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