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Anche la Svizzera in musica per il pianeta malato

Swiss Friends of Live Earth

In occasione del "Live Earth", anche in Svizzera si sono svolte diverse manifestazioni, in particolare a Zurigo, dove sono salite sul palco le "star svizzere del rock".

Il mega-concerto globale, promosso dall’ex vice presidente americano Al Gore per sensibilizzare il mondo alla crisi climatica, è partito sabato da Sydney e si è concluso 24 ore dopo a Rio de Janeiro.

Con gli otto grandi concerti previsti a Sydney, Tokyio, Shanghai, Johannesburg, Amburgo, New York, Londra e Rio de Janeiro, 150 star e Al Gore come figura carismatica, l’organizzazione “Live Earth” sperava di riunire tra sabato e domenica due miliardi di spettatori e soprattutto di convincere l’opinione pubblica ad impegnarsi seriamente nella lotta contro il riscaldamento climatico.

“Live Earth” non erano però solo questi otto megaconcerti, ma anche tutta una serie di manifestazioni più piccole: in 130 paesi erano infatti annunciati circa 10’000 eventi.

Anche in Svizzera si sono svolte tutta una serie di manifestazioni con il marchio “Live Earth”. La più grande è stata organizzata all’Hallenstadion di Zurigo.

Concerto a Zurigo

Al concerto degli “Swiss Friends of Live Earth” hanno preso parte, fra gli altri, il bernese Göla e la sua band, Steve Lee dei Gotthard, Marc Storace dei Krokus, Katrina dei Katrina and the Waves e Lunik. I proventi saranno devoluti alla fondazione “Alliance for Climate Protection” di Al Gore, che si batte contro i mutamenti climatici.

“Pensiamo sia molto importante che la Svizzera prenda posizione su questa problematica facendo qualcosa per l’ambiente”, ha dichiarato a swissinfo Zeno Van Essel, uno degli organizzatori dello Swiss Live Earth Event a Zurigo.

Inoltre – ha aggiunto Van Essel – “la Svizzera ha anche molte buone band ed è importante farle conoscere”.

Il concerto organizzato all’Hallenstadion non ha però attirato molto pubblico – circa 2’500 i presenti – a causa anche della concomitanza con le feste di Zurigo.

Diversi cittadini svizzeri si sono inoltre associati all’avvenimento mondiale, organizzando dei piccoli party più o meno casalinghi.

Da Sydney a Rio

Da Sydney il testimone è passato a Tokyo e quindi a Shanghai, Johannesburg, Amburgo, Londra, New York e infine Rio de Janeiro (ripristinato all’ultimo da un giudice dopo la cancellazione per timori di sicurezza). Per la prima volta la Cina ha partecipato ad un evento del genere.

Genesis, Red Hot Chili Peppers, Madonna, Police o ancora Lenny Kravitz sono alcune delle star che si sono succedute sui palchi.

Due gli special events: dal tempio Toji a Kyoto, e dalla base britannica in Antartide, con la band finora sconosciuta Nunatak, composta da due ingegneri, un biologo marino, un meteorologo e una guida polare.

Mentre le grandi rock star si sono esibite davanti a decine di migliaia di persone, Nunatak (nella lingua di Groenlandia è il picco di una montagna che emerge da un ghiacciaio) ha eseguito due brani su uno sfondo di iceberg davanti ad un pubblico di 27 colleghi, che hanno sfidato il freddo per applaudirli. La loro performance ha permesso ad Al Gore di mantenere la promessa di allestire almeno un evento in ciascun continente.

swissinfo e agenzie

Live Earth non è una manifestazione che gode del sostegno di tutti. Bob Geldof, all’origine di operazioni mediatiche analoghe (Live Aid nel 1985 e Live 8 nel 2005) ha dichiarato di ritenere che la popolazione mondiale è già sufficientemente al corrente dei pericoli legali ai cambiamenti climatici e che la manifestazione in fin dei conti non ha un obiettivo preciso.

Con una punta di cinismo, altri hanno invece sottolineato che le star della pop, abituate alle limousine e ai jet privati, non sono per forza degli ambasciatori credibili per quanto concerne questa problematica.

“L’ultima cosa di cui il pianeta ha bisogno è proprio di un concerto rock”, ha dal canto suo dichiarato Roger Daltrey, fondatore del leggendario gruppo The Who.

Durante questo fine settimana in Svizzera erano in programma diversi altri grandi appuntamenti festivi.

A Zurigo circa 700’000 persone hanno partecipato nella notte tra sabato e domenica alla tradizionale “Züri Fäscht”. La festa proseguirà fino a lunedì mattina. Complessivamente gli organizzatori si attendono circa due milioni di partecipanti.

Sul lungolago di Ginevra si è svolta nel pomeriggio di sabato l’11esima edizione della Lake Parade. Oltre 350’000 persone hanno sfilato al ritmo della musica techno.

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