Prospettive svizzere in 10 lingue

Dai giovani il più forte affondo dell’iniziativa “No Billag”

I giovani politici della destra libertaria - qui il coordinatore della campagna nella Svizzera francofona Nicolas Jutzet - che si sono battuti per abolire il canone radio-tv si sono scontrati con una chiara levata di scudi da parte dei loro coetanei. Keystone

La più grande sorpresa emersa dall'esame dello scrutinio sull'iniziativa popolare "Sì all'abolizione del canone radiotelevisivo", del 4 marzo scorso è il dato sul voto giovanile. I votanti tra i 18 e i 29 anni sono infatti stati la fascia di età che ha bocciato più massicciamente il testo promosso da giovani politici di destra.

La proporzione di no all’iniziativa “No Billag” tra i votanti dai 18 ai 29 anni è stata di circa l’80%, ha rivelato il sondaggio VOTOCollegamento esterno. La fascia di età con la quota più bassa di opposizioni è invece stata quella dai 40 ai 49 anni, con circa il 60% di no. Complessivamente l’iniziativa il 4 marzo è stata respinta con dal 71,6% dei votanti.

Senza sorpresa, invece, la fascia dai 18 ai 29 anni è risultata ancora una volta quella con il più basso tasso di partecipazione, nonostante il fatto che l’iniziativa per la soppressione del canone radiotelevisivo fosse molto tematizzata tra i giovani: il 35%, contro un afflusso complessivo pari al 55% dell’elettorato.

Contenuto esterno

Realizzata dai centri di ricerca FORS, ZDA e dall’istituto di sondaggi LINK, l’inchiesta è basta su campione rappresentativo di 1531 votanti. Da essa è tra l’altro risultato che le motivazioni dominanti per il no alla proposta di abolire il canone radio-tv sono state il desiderio di mantenere un servizio pubblico forte in tutto il Paese (ragione principale per il 43% di coloro che hanno votato contro l’iniziativa) così come anche la valutazione positiva della Società svizzera di radiotelevisione (SSR, di cui fa parte anche swissinfo.ch) e delle sue prestazioni (citata dal 26%).

Giovani meno critici verso la SSR

Il 36% di coloro che si sono invece espressi a favore di “No Billag” ha dichiarato che determinante per la propria decisione è stato il prezzo del canone. Inoltre un quarto ha anche criticato la SSR e i suoi programmi citandoli quale ragione del “sì” all’iniziativa. La libertà di consumo dei mezzi di comunicazione e l’esenzione dalle tasse sono state le argomentazioni principali per il 17% dei favorevoli al testo.

Nonostante la netta bocciatura dell’iniziativa, una maggioranza del 58% ritiene che la SSR sia diventata troppo grande e debba ridurre la sua offerta. Anche qui c’è però un dato sorprendente. Questa argomentazione è infatti condivisa soltanto da una minoranza (42%) dei giovani tra i 18 e i 29 anni, contro i dei due terzi degli anziani.

Altri sviluppi

Altri sviluppi

Secco No ad abolizione canone radio-tv Billag

Questo contenuto è stato pubblicato al Al termine di una lunga e infuocata campagna, il responso del popolo svizzero è stato chiaro e compatto: non si è registrata alcuna spaccatura tra le regioni linguistiche del Paese. L’iniziativa non ha trovato grazia nemmeno in Ticino, dove nei sondaggi della vigilia fautori e oppositori apparivano gomito a gomito: nel cantone italofono è stata…

Di più Secco No ad abolizione canone radio-tv Billag
​​​​​​​

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR