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Albinen (VS) vuole sedurre nuovi abitanti a suon di franchi

Il villaggio vallesano di Albinen. KEYSTONE/JEAN-CHRISTOPHE BOTT sda-ats

(Keystone-ATS) Gli elettori di Albinen, località altovallesana nei pressi di Leukerbad, hanno accolto ieri sera a larga maggioranza un regolamento comunale che prevede sostanziosi aiuti finanziari per le persone che si stabiliranno a lungo termine nel villaggio.

I 70’000 franchi per una famiglia di quattro persone negli scorsi giorni hanno fatto sognare mezzo mondo attraverso media e reti sociali.

L’informazione, circolata dall’Argentina al Québec passando per la vicina Penisola, è stata spesso mal diffusa e percepita all’estero. Il Comune, sommerso dalle richieste, farà certosina opera di pedagogia.

Gli aiuti finanziari sono infatti subordinati a una serie di condizioni. Il regolamento prevede gli incentivi – 25’000 franchi per ogni adulto e 10’000 per ogni bambino – solo per chi si trasferirà nel paese ristrutturando o costruendo una nuova casa con un investimento minimo di 200’000 franchi. I sussidi verranno inoltre elargiti solo a persone di meno di 45 anni e coloro che ne beneficiano devono impegnarsi a vivere ad Albinen per un minimo di dieci anni, pena la restituzione del contributo. Gli stranieri devono essere in possesso del permesso di domicilio C.

L’assemblea comunale ha discusso del nuovo regolamento comunale per oltre un’ora: il voto, svoltosi per iscritto, è poi stato senza appello: 71 a favore, 29 contro e una scheda bianca. Popolazione e Municipio, che ha elaborato il regolamento, sperano di disporre di uno strumento in grado invertire la tendenza demografica. Attualmente il Comune conta 240 abitanti. Secondo il Dizionario storico della Svizzera, erano ancora 323 nel 1950 e 261 nel 2000.

Commentando a caldo il voto, il sindaco Beat Jost (PS) ha espresso soddisfazione per la “chiarezza” del risultato. Interrogato dall’ats alla vigilia, Jost aveva illustrato il grave spopolamento a cui il villaggio è confrontato. Malgrado sia situato a soli sei chilometri dalla località turistica di Leukerbad e a una mezz’ora da Sion e Visp (VS) in automobile, l’esodo è stato inesorabile. Molte delle case sono diventate abitazioni di vacanza e la scuola ha recentemente dovuto chiudere perché non ci sono più ragazzini a sufficienza. Dopo la recente partenza di tre famiglie con otto bambini, sono rimasti solo sette fanciulli in età scolare che ormai devono fare ogni giorno un tragitto di 20 minuti di bus per andare a Leuk, sul fondo della Valle del Rodano, o a Leukerbad.

All’origine del regolamento accolto ieri sera vi è un’iniziativa di giovani del paesino inoltrata lo scorso mese di agosto con 94 firme, pari alla metà degli aventi diritto di voto.

Il Municipio spera che la promozione all’insediamento permetta di far stabilire nel villaggio tra cinque e dieci famiglie. Nella migliore delle ipotesi la scuola potrebbe riaprire i battenti. I terreni edificabili non mancano.

La proposta di Albinen ha fatto parecchio scalpore, ma in Svizzera le iniziative volte a frenare lo spopolamento di villaggi di montagna sono varie. A Inden (VS) gli abitanti hanno ad esempio uno sconto al negozio del villaggio. Nei Grigioni, a Safien, ai giovani viene offerto un abbonamento per i trasporti pubblici.

In passato vari Comuni hanno offerto sconti all’acquisto di terreni e alloggi. Questa strategia è stata utilizzata per la prima volta nel 1993 dal comune di Vernamiège, oggi parte di Mont-Noble (VS). Avendo avuto successo, è stata poi imitata da altri, come Salvan (VS) o Leuk un decennio più tardi.

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