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Albert Hofmann, l’uomo che sedusse gli hippie

Bar Raphaeli, la celebre modella israeliana vestita come una hippy.
L'LSD è stata la sostanza psichedelica preferita del movimento hippy. (Nella foto la modella Bar Raphaeli che rivive il mondo degli hippie per la moda). .

Il 19 aprile del 1943 il chimico di Baden, Albert Hofmann, ignorandone gli effetti assume volontariamente una sostanza che ha sintetizzato nei laboratori della casa farmaceutica basilese Sandoz. Poi inforca la sua bicicletta per tornare a casa, non immaginando che avrebbe sperimentato letteralmente il primo viaggio (‘trip’) della storia dell’LSD.

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Albert Hofmann fece uso regolare della sostanza allucinogena per tutta la vita. Oltre all’LSD, Hofmann ha lungamento studiato gli agenti attivi di molti funghi psichedelici e altre piante dagli stessi effetti, tanto che sposò la moglie Anita in Messico nel 1962 quando era alla ricerca della ‘Salvia divinorum’, una pianta psicoattiva allucinogena (poi trovata). Al suo centesimo compleanno, durante un convegno a Basilea proprio sulla molecola da lui sintetizzata 70 anni prima, il chimico raccontò di aver assunto per l’ultima volta LSD a 97 anni. Albert Hofmann è morto nel 2008 all’età di 102 anni. L’anno prima, nell’ottobre 2007 è stato inserito in prima posizione nella classifica dei 100 Geni Viventi, a pari merito con Tim Berners-Lee, inventore del World Wide Web.

Albert Hofmann nel 1976
Albert Hofmann nel 1976 Keystone / Str

Torniamo all’LSD. Il 6 novembre del 1938 Albert Hofmann sintetizza per la prima volta l’LSD (dietilamide dell’acido lisergico, ovvero dal tedesco LysergSäureDiethylamid), analizzando le diverse sostanze contenute in un fungo parassita delle colture di segale (claviceps purpurea) la cui ingestione causa la cosiddetta “febbre del pellegrino” i cui sintomi sono deliri allucinatori, febbre e forti dolori alle gambe.

Sintetizzato l’LSD, Albert Hofmann non ne intuisce immediatamente il potenziale e relega la sua scoperta in un cassetto. Torna ad occuparsene solo cinque anni dopo. Il 16 aprile 1943, durante la sintesi della molecola, il chimico entra però in contatto per errore con una piccola quantità della sostanza. Hofmann racconta di aver “visto un flusso ininterrotto di immagini meravigliose, forme straordinarie con un intenso gioco caleidoscopico di colori”. È la prima esperienza – durata circa due ore – di un uomo con l’LSD.

Il primo ‘trip’

Questa esperienza involontaria condusse Hofmann, incuriosito, ad ipotizzarne un potenziale psicotropo (una sostanza cioè in grado di agire sulle funzioni psichiche dell’individuo). D’altra parte, già si sapeva che mangiando il fungo parassita si rischiavano deliri allucinatori. Così, tre giorni dopo, Albert Hofmann assume intenzionalmente 250 µg di LSD (0,25 mg), ritenendola una piccola quantità. In verità, dopo studi approfonditi successivi, si rivelerà una dose decisamente elevata. La dose consigliata sarà di soli 25 µg, ovvero 0,025 mg. È il primo utilizzo intenzionale della sostanza.

Hofmann descriverà poi nella sua autobiografia “LSD. Il mio bambino difficile” (in italiano pubblicata da Feltrinelli) tutte le sensazioni vissute in quel suo primo ‘trip’. In breve, disintegrazione del mondo esterno, dissoluzione dell’ego.

La scoperta di Hofmann non resta chiusa in un laboratorio di Basilea. Da subito, la sostanza allucinogena sintetizzata dal chimico elvetico cattura l’attenzione del mondo scientifico occidentale che ne intuisce tutto il suo potenziale terapeutico. La Sandoz, oggi nell’orbita di Novartis, per contro ne intuisce il potenziale economico e deposita il brevetto. Nel 1949 inizia a commercializzare la molecola come farmaco con il nome di ‘Delysid’. Nelle indicazioni e posologia di allora si legge: “In psicoterapia analitica, per indurre stati di rilassamento psichico, particolarmente in presenza di ansia e di nevrosi ossessive. Negli studi sperimentali sulla natura delle psicosi: Sperimentando il Delysid su se stesso, lo psichiatra è in grado di gettare uno sguardo sul mondo delle idee e delle sensazioni dei suoi pazienti”. 

Con queste sue caratteristiche, il Delysid viene considerato uno strumento prezioso nella psicoterapia.

Tim Leary
Se Hofmann è stato il padre dell’LSD, il suo profeta è stato Tim Leary. Keystone / Str

Dall’uso ricreativo al suo bando

Ma è nel movimento della controcultura americana che l’LSD trova la sua vera fortuna. Siamo alla fine degli anni ’50 del secolo scorso. LSD diventa un alleato prezioso, prima degli esponenti della beat generation, poi degli hippie. Con i figli dei fiori si diffonde rapidamente l’uso ricreativo dell’LSD. Così, da farmaco pensato per la cura delle patologie psichiatriche, la scoperta di Hofmann si allontana dal modo della ricerca per sposare la causa hippie e la loro ricerca di libertà. Lo psicologo di Harvard Timothy Leary, il profeta dell’LSD, allontanato dall’ateneo per i suoi esperimenti psichedelici, diventa il guru di una nuova religione, basata sul ‘sacramento chimico’.

Passano pochi anni. Scoppia la protesta giovanile negli Stati Uniti contro la quale le autorità statunitensi lanciano un’ondata repressiva. Anche la scoperta di Hofmann diventa oggetto di una feroce campagna mediatica. La crociata dell’America perbenista obbliga nel 1966 la Sandoz a sospenderne la vendita e un anno dopo l’LSD viene messa al bando. Nella maggior parte dei Paesi, Svizzera compresa, il dietilamide dell’acido lisergico viene ufficialmente registrato come sostanza stupefacente. La sua vendita viene vietata.

Il divieto al suo consumo mette la parola fine alla ricerca medica nel campo delle sostanze psichedeliche. Solo a partire dagli anni ’90, nuovi studi scientifici – condotti soprattutto in Svizzera – hanno rilanciato l’interesse scientifico per l’LSD. La parola fine sul dietilamide dell’acido lisergico ancora non è stata detta.

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